Ex chiesa venduta all'asta e comprata dai musulmani E la Lega finisce nel mirino

L’Associazione musulmani di Bergamo si è aggiudicata a un’asta pubblica della Regione Lombardia, bandita tramite la sua controllata «Infrastrutture lombarde», l’ex chiesa dei frati cappuccini che si trova all’interno dell’area degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo: a detta dell’associazione, all’interno verrà ora ricavata una moschea, la seconda di Bergamo, perchè l’intenzione è quella di mantenere l’attuale destinazione del sito a «luogo di culto».

Le buste sono state aperte in mattinata e l’Associazione musulmani - che attualmente si riunisce in una sala nella zona di Boccaleone, mentre in via Cenisio è presente un altro luogo di preghiera islamico - si è aggiudicata il bando di vendita, presentando un’offerta di circa 450 mila euro, con un rialzo dell’8% rispetto alla base, che era di 418.700 euro. Nel giugno del 2015 era stato trovato un accordo per l’utilizzo della chiesa da parte della comunità romena ortodossa che per tre anni l’ha utilizzata per le proprie funzioni religiose e che oggi ha preso parte all’asta, venendo però battuta dai musulmani. Il 20 settembre scorso, infatti, la chiesa era stata inserita tra i beni in vendita dalla società controllata dalla Regione.

«Chi la fa l’aspetti. Un ente regionale (governato dalla Lega) vende un luogo di culto (chiesa ex Riuniti) a una comunità islamica. Lì si potrà pregare senza problemi legali», ha commentato su Facebook Claudio Angeloni, assessore comunale a Bergamo che nella giunta di centrosinistra guidata da Giorgio Gori si occupa dei rapporti con le varie comunità della città.

Numerose le reazioni politiche.
«La Regione Lombardia vuole negare il diritto di culto a Milano e poi fa trasformare una chiesa in moschea a Bergamo. Fermatevi e sedetevi al tavolo del buon senso dove si vogliono dare diritti e far rispettare i doveri», commenta l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.

Aggiunge Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «La Lega che ogni giorno fa campagna elettorale contro l’Islam vende una chiesa alla comunità musulmana. Quando c’è da fare cassa vanno bene anche le moschee».

«A Bergamo, nella regione che vuole impedire la costruzione di moschee regolari finisce che i musulmani comprano, dalla stessa Regione, una chiesa. Si tratta di un luogo destinato al culto, quindi non incorre nelle restrittive prescrizioni della legge regionale», rileva il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella.

«Per il governatore Fontana e per la Lega di Salvini è una specie di autogol da centrocampo. A dover sottostare alle assurde norme volute dalla Lega sarà, questa volta, la comunità dei cristiani ortodossi, che oggi utilizza la cappella messa in vendita insieme alla restante parte del vecchio ospedale».

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