Speleologo caduto in grotta Intervento riuscito: è salvo

Lo speleologo triestino, Stefano Guarniero, è salvo. In questo momento i soccorritori hanno ultimato la risalita con la barella e lo hanno portato all’esterno della grotta, dove era rimasto intrappolato a 200 metri di profondità da sabato pomeriggio.

Il salvataggio dell’uomo, infortunatosi a causa di una caduta di venti metri nella grotta in esplorazione denominata «Frozen» è definitivamente riuscito.
La barella con il ferito è uscita alle 12.35 dall’ingresso collocato cento metri più in basso denominato «Turbine», prontamente liberato dal ghiaccio dai soccorritori sabato pomeriggio. Verrà portato all’ospedale di Tolmezzo dall’elicottero sanitario.

A eseguire il soccorso e la risalita dal punto in cui si trovava, a duecento metri di profondità, dodici tecnici inclusi medico e infermiere. Questi ultimi sono rimasti sempre con lui a fargli assistenza fin da sabato 4 agosto. Le operazioni sono state seguite passo a passo dall’esterno della grotta tramite collegamento telefonico con l’interno attraverso lo speciale cavo di trasmissione. E tra l’esterno della grotta e il campo base presso la caserma della Guardia di Finanza di Sella Nevea tramite collegamento radio, dato che la copertura per la rete mobile è assente in quota. Sul posto sono rimasti ad attenderlo in queste ore anche i familiari.

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