Legionella, salgono a 27 i contagiati nel Milanese

Non si ferma a Bresso la caccia alla sorgente della legionella, mentre sale a 27, rispetto ai 24 casi segnalati mercoledì, il numero delle persone contagiate dal batterio. L'ultimo caso riguarda una persona di 60 anni, residente nella cittadina, ricoverata nel pomeriggio di ieri all'ospedale Niguarda di Milano. Le sue condizioni non sarebbero critiche. Da Milano il sindaco Beppe Sala rassicura sul fatto che in città si stanno svolgendo controlli «ma non c'è nessun segnale» di contagio e si dice pronto ad aiutare il suo collega bressese Simone Cairo anche «mandando del personale».
Dal canto suo Cairo dichiara che la situazione è «sotto controllo» e invita i suoi concittadini a «evitare inutili allarmismi», ma lancia un appello per trovare presto «la causa» dell'epidemia che ormai da una decina di giorni sta allarmando il territorio. Intanto le autorità sanitarie parlano di «curva discendente» dei contagi.
Resta fermo a tre, fortunatamente, il numero delle persone morte dopo aver contratto il batterio, tutte persone molto anziane e già debilitate da altre patologie. All'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo - dove negli ultimi 3 giorni si sono verificati i tre decessi - si trovano attualmente 5 pazienti: tutti in via di miglioramento.
A loro si aggiunge una donna di 65 anni, rimasta in osservazione per la giornata di mercoledì e già dimessa. Al Niguarda, invece, sono stati gestiti 18 casi, compresi i tre nuovi che si sono aggiunti ieri. Mercoledì si sono registrate quattro dimissioni e tutti i pazienti ricoverati sono stati dichiarati stabili e in lento miglioramento.
Nel frattempo a Bresso proseguono i rilievi sul campo. Per oggi sono attesi i primi referti ufficiali, anche se il direttore del dipartimento prevenzione dell'Ats di Milano ha già confermato che due campioni d'acqua sono risultati positivi al batterio: uno è stato prelevato nell'abitazione di uno dei malati, l'altro in una fontana pubblica.

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