Scontrino omofobo al ristorante

Un conto a suon di frasi omofobe stampate su uno scontrino. E così, tra il prezzo dei fiori di zucca e la carbonara è spuntata la dicitura «pecorino no, fr...
sì». È quanto una coppia gay, al tavolo di un ristorante a Roma, si è ritrovata a leggere dopo cena sulla ricevuta da pagare. Ma ora, oltre all'indignazione, sono scattate verifiche del Campidoglio e le proteste degli utenti sui social e sui siti di rating turistico: centinaia di commenti negativi allo scopo di boicottare il locale e portare a zero il gradimento del ristorante.
Il locale ieri ha licenziato il cameriere responsabile del gesto, ma l'episodio è accaduto la sera di giovedì scorso, quando i fidanzati, due 21enni, avevano deciso per la prima volta di uscire in pubblico come coppia. Durante la cena alla «Locanda Rigatoni» al centro di Roma, vicino a Piazza San Giovanni, i due hanno ordinato dei primi, chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Poi, alla fine della cena, si sono visti arrivare un conto che sapeva di scherno. Sullo scontrino c'era scritto: «Pecorino no, fr... sì». Le proteste e la richiesta di spiegazioni sono avvenute tra le risate del cameriere, che parlava di «errore del computer». A quel punto è intervenuta la proprietaria, ribadendo che si era trattato solo di un problema tecnico. Una cena al veleno che i due non hanno digerito, denunciando tutto al Gay Help Center, che ora chiede la revoca della licenza al ristorante e di valutare anche le sanzioni da adottare. Sulla scia del clamore mediatico, i gestori del locale hanno licenziato il cameriere, un giovane poco più che ventenne che lavorava a chiamata, scusandosi e chiedendo alla comunità Lgbt la «collaborazione per un percorso di tolleranza».

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