Renzi parla alla Cnn «Qualcosa è cambiato»

«Qualcosa è cambiato» in Italia. In una intervista alla Cnn il premier Matteo Renzi involontariamente cita il titolo della commedia di James Brooks (Usa 1997), dove protagonista è un Jack Nicholson affetto da disturbo ossessivo-compulsivo: un uomo che offende e umilia costantemente gli altri a causa del suo pessimo carattere.

Messe da parte le polemiche sul quorum non raggiunto nel referendum anti trivelle nel mare italiano, accantonati gli attacchi alla magistratura, il presidente si concentra su temi a lui cari, soprattutto quando si tratta di parlare dell’immagine dell’Italia all’estero. «Negli ultimi due anni in Italia qualcosa è cambiato» dice Renzi al network americano. Sostiene che sono state fatte delle riforme importanti. Dice che, anche se il lavoro non è finito e c’è bisogno di tempo per godere appieno dei benefici, la situazione dell’economia «è certamente migliore rispetto al passato».

Dichiarazioni, le sue, fatte in un’intervista alla Cnn nella quale ha ribadito che «l’Italia è tornata». Il presidente del Consiglio ha citato in particolare la riforma del mercato del lavoro («adesso è il migliore in Europa») che ha garantito una diminuzione del livello di disoccupazione, la riforma delle istituzioni e quella della pubblica amministrazione.

«Dopo due anni l’Italia è tornata», ha insistito Renzi, spiegando tuttavia che ora è necessario un cambiamento di rotta anche da parte dell’Europa. Negli ultimi 20 anni l’Ue ha insistito solo sull’austerity, è stato il ragionamento del premier. Il consolidamento dei bilanci è importante, «ma noi ora abbiamo bisogno di investimenti», tra l’altro «in istruzione, infrastrutture e nuove tecnologie»: «Senza investimenti un Paese è finito», ha concluso.


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