Iscrizioni a scuola solo per chi è vaccinato

Primo sì delle Regioni al piano nazionale

Obbligo di vaccinazione per le iscrizioni a scuola, e sanzioni, con la collaborazione degli ordini professionali, per i medici che non dovessero seguire le indicazioni. Sono tra i punti qualificanti del piano nazionale Vaccini del ministero della salute, approvato ieri dai presidenti di regioni, ma non dalla conferenza Stato-Regioni, dopo che il ministero dell'Economia ne ha chiesto un rinvio per approfondire «alcuni aspetti tecnici», legati all'impatto finanziario del provvedimento.

Un rinvio del parere finale legato quindi alla copertura economica, come ha spiegato il sottosegretario all'Economia, Baretta: «La richiesta di rinvio sul provvedimento sui vaccini è motivata da ragioni tecniche. Il testo è complesso e il tempo per analizzarlo è stato scarso. Ne parleremo col Ministero della Salute per condividere la relazione tecnica e pensiamo di concludere positivamente entro la prossima conferenza straordinaria». Dello stesso tenore il coordinatore degli assessori al Bilancio, Garavaglia: «L'intesa verrà prevedibilmente trovata nel corso della prossima Stato-Regioni, ma in ogni caso bisogna dare al governo il tempo necessario per fare gli approfondimenti circa l'impatto finanziario sul piano dei vaccini».

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Naturalmente l'obbligatorietà delle vaccinazioni per potersi iscrivere a scuola, dovrà essere regolata da un «aggiornamento» della normativa. «Tale percorso - si legge nel piano vaccini - sarà approfondito e dal nuovo piano potrà essere generata una normazione aggiornata, garantendo, peraltro, la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l'obbligo di certificazione dell'avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l'ingresso scolastico».

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