Omicidio Scazzi, confermato l'ergastolo per Sabrina e Cosima

La Corte di Assise di appello di Taranto ha confermato la condanna all'ergastolo nei confronti di Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana (Taranto) strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010.

La sentenza è stata emessa dopo tre giorni di Camera di Consiglio.


 

Nel caldo dell'agosto 2010 la cittadina pugliese di Avetrana sale alla ribalta della cronache per la scomparsa di una ragazzina di 15 anni. Sarah Scazzi è un'adolescente timida e schiva, bionda e dallo sguardo sognante. Frequenta l'istituto alberghiero e scompare nei pochi metri tra casa sua e quella della cugina, Sabrina Misseri, con cui ha in programma una gita al mare.

Dopo un mese di ricerche, appelli in tv e indagini la vicenda assorbe completamente l'attenzione dei media e culmina con l'annuncio del ritrovamento del cadavere della vittima e dell'arresto dello zio Michele Misseri in diretta sul programma Rai Chi l'ha visto? dove era ospite, in collegamento, la madre di Sarah.

Poco dopo lo zio Michele coinvolge nella vicenda la figlia Sabrina. In seguito smentisce più volte la partecipazione della giovane nel delitto ma Sabrina finisce comunque in carcere. Con lei nei mesi successivi anche la madre e zia della vittima Cosima Serrano.

La Corte di Assise di Taranto, il 20 aprile 2013, condanna all'ergastolo Sabrina Misseri e la madre, infliggendo 8 anni di reclusione a Michele Misseri per soppressione di cadavere, reato quest'ultimo riconosciuto anche alle due donne.

Nelle motivazioni i giudici scrivono che Sarah venne strangolata in casa Misseri da Sabrina e sua madre Cosima con una cintura. Sabrina "aveva un movente per commettere il delitto", un movente che "non puo' essere riduttivamente ascritto alla 'gelosia'", pur se il tutto va inserito "nell'ambito di un profilo caratteriale connotato da accenti di irruenza e aggressivita'". Inoltre la soppressione del cadavere di Sarah avvenne con "l'accordo iniziale di tutti i componenti della famiglia Misseri".

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