Il Papa «Uomo di pace» 2015 premiato dagli studenti trentini

È papa Francesco il leader mondiale dei costruttori di pace, seguito da Gandhi e Mandela. A conferirgli il Premio «Uomo di pace» è stato un campione di 1.026 studenti trentini del quarto anno delle scuole superiori e professionali che ha partecipato all’inchiesta «Pace e guerra, relazioni tra generi, omosessualità e omofobia, migrazioni e migranti: cosa ne pensano i nostri ragazzi?» promossa dal Forum trentino per la pace e i diritti umani in collaborazione con il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento.

I ragazzi hanno assegnato un dieci e lode ex aequo per l’impegno al disarmo globale a Medici senza frontiere ed Emergency. Nell’elenco seguono le organizzazione internazionali Unicef e Amnesty International, con ultimo in classifica l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr). Il 6% degli intervistati considera la guerra sempre sbagliata, di questi il 3% sono maschi e il 9% femmine. Per l’84% la guerra è ammissibile in caso di stermini di una dittatura. Sul piano delle discriminazioni il 94% dei ragazzi ritiene diffuso il razzismo verso gli immigrati e la violenza contro le donne (91%). Per l’85% degli studenti, poi, gli omosessuali nella nostra società sono discriminati, ma sulle famiglie monogenitoriali il campione si spacca: è il 42% dei ragazzi, infatti, a condividere l’affermazione che «è giusto riconoscere l’adozione di bambini per le coppie omosessuali».

Sul piano della differenza di genere il 25% dei maschi e il 4% delle femmine ritengono giusto che in casa sia l’uomo a comandare, mentre il 67% dei maschi e quasi la metà delle femmine (49%), ritiene che in presenza di figli piccoli è sempre meglio che il marito lavori e la donna resti a casa.
«I temi pace, lotta alle discriminazioni razziali e sessuali, tolleranza e accoglienza degli stranieri - ha affermato il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti - sono ancora attuali, anzi oggi, di fronte alle gravi tensioni internazionali e all’immigrazione, sono di ancor più scottante attualità».

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