No al convegno con la dottoressa Zaccardi

Scoppia un nuovo caso legato alle violenze nei giorni del G8 di Genova: la notizia dell'invito come relatrice ad un convegno previsto per oggi a Genova - su «La salute nel carcere» - della dottoressa Marilena Zaccardi, che all'epoca del G8 si trovava nella caserma di Bolzaneto e che è stata condannata in appello per trattamento inumano; un reato dichiarato, però, prescritto. Sull'onda della notizia la Asl 3 di Genova si è affrettata ieri ad annullare l'avvenimento e l'assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo ha definito «un grave errore» avere inserito Zaccardi fra i relatori del convegno.
Nella caserma di Bolzaneto vennero condotte le persone fermate e arrestate durante il G8. La dottoressa nel luglio 2008 era stata assolta in primo grado dalle accuse di abuso d'ufficio - per aver maltrattato le persone in stato di arresto - e di ingiurie. A una ventenne che era in infermeria aveva detto che «puzzava come un cane», frase ritenuta umiliante dall'accusa per le condizioni in cui si trovava la ragazza, ferita, stremata dalla posizione vessatoria e impossibilitata a lavarsi. In secondo grado, il 5 marzo 2010, la corte d'appello di Genova aveva dichiarato responsabili civilmente tutti i 44 imputati del processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto, anche se aveva dichiarato prescritti i reati, condannando gli imputati al risarcimento del danno.

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