Nuoro: albergo isolato, immigrati in rivolta

Si sentivano troppo isolati in un albergo di un piccolo centro al confine delle province di Nuoro e Cagliari. Così in 47 hanno inscenato una plateale protesta rifiutandosi di entrare in hotel. Nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum erano arrivati in 120 nel primo pomeriggio di lunedì all'aeroporto di Elmas: da Cagliari sono stati poi smistati nei centri d'accoglienza sardi. Di questi, 47 migranti provenienti da Napoli erano giunti in pullman davanti all'albergo Janas di Sadali, un piccolissimo paese della provincia di Nuoro, cui erano destinati. Ma appena arrivati i 43 nigeriani e i 4 ragazzi del Mali, tutti uomini, giovani e in ottima salute, hanno organizzato la rivolta

Si sentivano troppo isolati in un albergo di un piccolo centro al confine delle province di Nuoro e Cagliari. Così in 47 hanno inscenato una plateale protesta rifiutandosi di entrare in hotel. Nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum erano arrivati in 120 nel primo pomeriggio di lunedì all'aeroporto di Elmas: da Cagliari sono stati poi smistati nei centri d'accoglienza sardi. Di questi, 47 migranti provenienti da Napoli erano giunti in pullman davanti all'albergo Janas di Sadali, un piccolissimo paese della provincia di Nuoro, cui erano destinati. Ma appena arrivati i 43 nigeriani e i 4 ragazzi del Mali, tutti uomini, giovani e in ottima salute, hanno organizzato la rivolta: per tutta la notte hanno bivaccato davanti all'albergo rifiutandosi di entrarvi.
Ieri sera la protesta si è ridimensionata. Le trattative delle forze dell'ordine hanno dato buoni frutti: 28 dei 47 migranti hanno accettato di entrare in albergo, mentre gli altri 19 sono stati caricati sul pullman che li avrebbe portati a Cagliari ma senza una precisa destinazione.
I migranti non ne volevano proprio sapere di stare in un paese con meno di mille abitanti, lontanissimo e mal collegato dai grandi centri dell'Isola. I proprietari della struttura alberghiera si erano prodigati per farli mangiare e bere, ma loro non si stancavano di ripetere: «Vogliamo andare in una grande città della penisola o almeno a Cagliari dove ci possiamo muovere agevolmente». Lunedì sera i ragazzi africani hanno iniziato la loro protesta sbarrando il cancello dell'albergo con dei cassonetti e bidoni per i rifiuti, all'interno vi erano sei uomini delle forze dell'ordine che li avevano scortati fino a Sadali.
Nella tarda mattinata di ieri la tensione si era acuita e qualcuno avrebbe minacciato di tagliarsi le vene se non fosse stato portato via da Sadali. Preoccupata della situazione il sindaco e parlamentare del Pd Romina Mura: «Mi è stato riferito che i migranti avrebbero detto di essere stati portati in Sardegna con l'inganno: avevano promesso loro di partire per Milano e Roma, ma sono giunti qui» ha detto. Mura annuncia un'interrogazione al ministro Alfano: «Come mai questi stranieri, quasi tutti dotati di regolare permesso di soggiorno sono giunti a Sadali contro la loro volontà? L'accoglienza non può essere fatta con questo pressappochismo». Sulla questione è intervenuto anche il segretario nazionale del Siap, Massimo Zucconi Martelli: «Bisogna prestare maggiore attenzione sui siti dove ospitare gli immigrati, poichè queste situazioni possono sfociare in una grave problematica di ordine pubblico».

comments powered by Disqus