Rovereto sostenga i giovani bielorussi

Stante la storica delibera votata il 17 settembre a grandissima maggioranza dal Parlamento europeo innanzi al tragico proseguire delle violenze in Bielorussia, mi sento in dovere di lanciare un appello di fronte a questi drammatici fatti. La nostra Rovereto è Città della pace. Sarebbe esemplare e significativo se il nuovo Consiglio comunale della nostra città votasse all'unanimità un dispositivo a sostegno dei giovani bielorussi. Chiedono solo libertà e democrazia per il loro amato Paese. Potrebbe anche essere uno sprone affinché Italia e Europa facciano sentire con maggior forza il loro profondo disaccordo e il loro fermo monito ad uno degli ultimi tiranni presenti nel nostro continente. Una nuova Budapest e una nuova Praga non sarebbero moralmente e politicamente più accettabili.


Paolo Farinati


Una buona idea


È una buona idea, che giro subito ai futuri amministratori. Rovereto, a prescindere da chi la guiderà da martedì o dai primi di ottobre, se si dovrà passare per il ballottaggio, è il luogo ideale per lanciare messaggi universali di pace. La città della pace può farsi sentire in Italia, in Europa e nel mondo e creare un effetto contagioso. Libertà e democrazia, per noi, sono qualcosa di assodato, come la pace, in fondo, ma anche non troppo lontano da qui ci sono ancora tanti Paesi che manco la conoscono, la democrazia.

lettere@ladige.it

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