La ministra Azzolina studi la storia recente

Lettera al giornale

Buongiorno direttore, ringraziandola per aver pubblicato la mia lettera mi permetta di dirle che per me "Lager" resterà sempre la traduzione tedesca di magazzino.

Le faccio un esempio: Casino è la definizione di un piccolo fabbricato in una zona disabitata che serviva come punto di appoggio per i praticanti della caccia. Se mi ricordo bene dovrebbe essercene uno in Piemonte ad uso della famiglia Savoia. Non so se esista ancora, ce ne era uno a Nord Est del mio paese natale Tesero.

Col tempo i francesi misero un accento sulla O e divenne sala da gioco. In seguito assunse il significato di confusione ed infine di bordello. Un altro esempio, un modo di dire del quale ha fatto uso un allenatore di calcio francese e che io sentivo spesso in Germania "die Kirche im Dorf lassen" cioè, per i pochi che non lo sapessero "lasciare la chiesa al centro del paese" esattamente quello che non fa Lei.

Bastava che Lei dicesse "La ministra Azzolina ha sbagliato" ed io ero soddisfatto.

Riepiloghiamo, Azzolina ha offeso consapevolmente Salvini, tanto che all'offesa ha aggiunto che "ogni tanto l'insulto ci sta". Un'altra offesa, nella quale mi sento come uomo del Nord coinvolto, è stato il termine "cavernicolo" (espresso in termine più colto). Ebbene vorrei dire a questa stupidina che i miei genitori classe 1902/1903 trentini e quindi austriaci hanno frequentato otto anni della scuola dell'obbligo e che, mentre nella "ridente e gaia" Calabria il 90% della popolazione era analfabeta e le faide e la 'ndrangheta la facevano da padroni noi, pur essendo abbastanza poveri, si faceva donazione di coperte perchè in Calabria aveva nevicato!

Come già dicevo questa signora venuta dal nulla e che finirà nel nulla, prima di parlare a vanvera, studi un po' di storia recente, per esempio dove sono finiti i denari della "famosa" cassa del mezzogiorno. So che Lei non vorrà, o non potrà pubblicare questa lettera.

Del resto come scriveva Goldoni non si possono servire due padroni, non si può stare con un piede in due scarpe o come dicono i tedeschi, man kann nicht auf zwei Hochzeiten tanzen. Spero che, malgrado la sintassi un po' approssimativa e la punteggiatura, il mio messaggio sia arrivato forte e chiaro. Ribadisco la mia stima per Lei, mi piacerebbe tuttavia che a volte menasse meno il can per l'aia.

Luigi Delladio


 

Certe affermazioni sono uno specchio del Paese

Come vede, invece la pubblico. Anche perché, come diceva Montanelli, i miei padroni siete voi lettori. Ho dunque un editore e migliaia di padroni e non tengo mai il piede in due scarpe, anche se - lo ammetto - cerco sempre di cercare il buono anche in parole o pensieri che non condivido.

Non ho in tasca verità, ma non fatico ad esprimere giudizi e anche a prendere le distanze da certe lettere, da certe affermazioni (che sono comunque uno specchio del Paese).

Rispetto la sua opinione e ribadisco - con garbo e fermezza - che la ministra (anche se non serve offenderla) ha sbagliato.

Non solo in questo caso, fra l'altro. Ma non posso non ribadire che casino per tutti vuole ormai dire una cosa sola, anche se chi ci ha educato s'è sempre scandalizzato sentendoci usare questa parola come sinonimo di caos.

E la stessa cosa - mi creda - vale per Lager, parola che ormai a tutti ricorda i campi di sterminio, dove donne e uomini (vivi o barbaramente uccisi) venivano trattati come merce da accatastare in un magazzino. Grazie per la stima e anche per le critiche. La prima scalda il cuore, la seconda aiuta a migliorarsi.

lettere@ladige.it

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