Io potrei essere te, e non ti odierò mai

La lettera al giornale

Io potrei essere te, e non ti odierò mai

Sappi che io non ti odierò mai perchè hai la pelle scura. Non ti odierò mai perchè sei musulmano. Perché sei cinese. Perchè sei gay. Non ti odierò mai perchè sei scappato dalla guerra. Perchè hai paura. Non ti odierò mai perchè io potrei essere te. Potrei essere io il bambino che viene chiamato “negro” dai compagni di classe. Potrei essere io il ragazzo gay che viene pestato fuori da un locale. Potrei essere io la donna derisa solo perchè indossa il velo. Io non ti odierò mai per le tue origini, per la tua religione, per il tuo orientamento sessuale. Non ti odierò mai solo perchè sei diverso da me. Io ti odierò quando sarai una cattiva persona. Quando avrai la possibilità di scegliere fra fare del bene o essere il male. Quando sceglierai di umiliare, deridere, violentare, uccidere. A me non importa se sei nero, bianco, gay, etero, maschio, femmina, cristiano, musulmano, ateo. Mi importa che tipo di persona tu scegli di essere. Io credo nel bene, dato e ricevuto. C’è troppo odio nel mondo. Eliminiamo almeno quello infondato.

Benedetta Cestari, 19 anni - Villazzano


 

C'è troppa presunta diversità

Una bella lezione, la tua. Che ha ancora più valore perché arriva da una ragazza di 19 anni. Una ragazza che spiega - anche agli adulti - cosa sia essere una persona, cosa sia (realmente) la cattiveria, cosa sia la bontà. C’è davvero troppo odio nel mondo e, lasciami aggiungere, legando le mie parole alle tue, c’è anche troppa presunta diversità.

lettere@ladige.it

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