Lo Sgarbi fastidioso e i Festival per pochi

La lettera al Direttore, su Sgarbi, le sue sparate e le sue mostre.

Lo Sgarbi fastidioso e i Festival per pochi

Caro direttore, so bene che non mi pubblicherai, perché è meglio seguire le cronache dell’Orso, le fantasie del nostro consiglio e presidente, i mille nuovi avventurosi che aspirano a cambiare qualcosa ma non sanno neanche che “cosa”.
Parliamo di noi, del Caravaggio che arriva, di Sgarbi fastidioso, del Mart che è poco, dei locali chiusi perché non ubbidiscono alle regole del virus, degli spacciatori che manteniamo a 30 euro al giorno, dell’orso castrato recuperato e rinchiuso da dove scapperà di nuovo (perché ha un carattere libero), parliamo degli impianti di sci che pompano acqua preziosa per una neve che non c’è e meno ci sarà, parliamo di una Trento soffusa e di valli in aritmia agricola, parliamone pure considerando che i nostri Festival non li vede proprio nessuno!
Eccetto 4 Trentini 4 che non seguiranno mai quello che si dice qui.
Dai, parliamone perché oggi l’ottimismo è la droga dei deboli.

Giuliano Fago Golfarelli

Tutti aspettiamo Sgarbi al varco

Perché mai non dovrei pubblicarti? Questo è uno spazio libero e aperto. Mi pare che il giornale tratti - con diversi approcci - tutti gli argomenti che elenchi. Sarebbe un po’ strano parlare ora di impianti sciistici, ma lo faremo presto: sono comunque convinto che quell’economia vada difesa con i denti anche a fronte dei cambiamenti climatici. Molti dei bacini di raccolta costruiti per trasformare l’acqua in neve sono nati proprio per non “rubare” acqua destinata ad altri scopi. L’aritmia agricola (termine interessante, quello che usi) è un dato oggettivo, anche se certo se ne può scrivere di più.
Sui festival dissento: quello della montagna ha fatto il miracolo. S’è svolto consentendo a molti di partecipare e a tantissimi di connettersi, spostandosi fra l’altro anche nelle valli. Nei prossimi giorni - grazie appunto alle connessioni - toccherà al festival dell’economia (che resta un grande catalizzatore d’attenzione anche se questa edizione sarà tutta virtuale). Ancora non è chiaro come si svolgerà il Festival dello sport e quando arriveranno gli altri festival (tipo quello della famiglia), ma non mi pare giusto dire che i Festival non li vede nessuno. Semmai è vero il contrario. Anche se ovviamente ogni idea merita poi, come una pianta, d’essere curata di giorno in giorno.
Infine, considerato che di tutte le altre cose che citi parliamo anche troppo, ti dico che tutti aspettiamo Sgarbi al varco. Chi con la speranza di veder trionfare le sue mostre, lui, il Mart e il Trentino; chi col desiderio di mandarlo a casa per i suoi (eventuali) insuccessi. Sugli spacciatori cerchiamo sempre di non generalizzare, anche se siamo i primi a parlare anche di quelli che sfruttano tutte le nostre leggi per avere soldi, casa e aiuti per poi spacciare. Ma sai che ci sono anche tante altre belle storie da raccontare, in una Trento che per diverse ragioni un po’ soffusa resterà sempre.

lettere@ladige.it

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