Dobbiamo cogliere i messaggi della natura

La lettera al direttore

Dobbiamo cogliere i messaggi della natura

Egregio direttore, l’incontro della bellezza nella natura ci richiama al “bello” custodito dentro di noi. Ho imparato ad ammirare il bello recandomi in montagna. La spiritualità della montagna mi induce a parlare del bello. Questa bellezza mi ha insegnato a risvegliare la mia sensibilità nei confronti della totalità della vita.
Andare in estate in montagna sulla Presanella e trovarsi sulla cima dopo ore di cammino è una esperienza unica e irripetibile. Mi sono recata per via normale, Ovest, dal versante della Val di Sole, iniziando il percorso dal Rifugio Stavel Francesco Denza con una guida esperta. L’orizzonte davanti ai miei occhi si tingeva di azzurro intenso, qualche riflesso di nube bianca, bianchissima!
Ho abbracciato il ghiacciaio Presena con lo sguardo, la neve era color grigiastro, era il mese di agosto. Vedevo nel ghiaccio le striature nere dello smog, il ghiacciaio coperto da una coperta lasciava intravedere ai suoi lati queste striature. Il ghiacciaio sembrava mi parlasse sotto quella enorme coperta ed ho ascoltato i suoni e i rumori, esso mi voleva dire: «Non sciupatemi più con l’inquinamento atmosferico». Giunta in vetta, ho toccato le creste marroni dove la montagna finisce e sembra che tocchi il cielo. Direttore, ho ammirato i fiori sui sassi, non li avevo mai visti! È vero la natura sorprende sempre.

Elisa Lavanga


 

Stiamo consumando il mondo

La natura sorprende davvero sempre. Ma ci manda anche messaggi inequivocabili che spesso non sappiamo leggere e ascoltare. Stiamo consumando più o meno consapevolmente il mondo. Penso ancora che la bellezza - per dirla con il grande Dostoevskij - salverà il mondo. E in fondo, le sue parole, sono piene di preoccupazione, ma anche di sorprendente bellezza. Certi messaggi, però, non si possono sempre lasciar cadere.

a.faustini@ladige.it

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