Sosi, per Bemba vero gioco di squadra

La lettera al direttore

Sosi, per Bemba vero gioco di squadra

Gentile direttore, la ringrazio per l’attenzione dedicata dall’Adige alla storia del nostro collaboratore Bemba. È una storia bella da raccontare, che è stata resa possibile dal contributo di molte persone, che in questa sede mi sento in dovere di ringraziare.

In ordine cronologico, i volontari del Progetto di «Terza Accoglienza» della parrocchia di Sant’Antonio a Trento, che mi hanno personalmente coinvolto per cercare di offrire a Bemba (ed in seguito anche ad Abdoul, altro nostro valido collaboratore dal percorso simile) un’opportunità di lavoro: Bemba è entrato nella nostra Azienda con un progetto di tirocinio promosso dalla locale Agenzia del Lavoro, ed è stato successivamente assunto con un contratto di apprendistato che lo ha portato alla qualifica di operaio addetto alla produzione.

Grande merito dell’integrazione conseguita da Bemba nel nostro ambiente lavorativo, va a tutti gli altri nostri collaboratori, nessuno escluso, che hanno contribuito a creare un clima di accoglienza, privo di pregiudizi, e si sono messi a disposizione, con grande pazienza, nel trasferire a Bemba le competenze necessarie “per imparare l’arte”.
È stato per loro un compito aggiuntivo, rispetto allo svolgere ogni giorno la propria mansione, che ha richiesto spiegazioni con termini semplici, da ripetere più volte: non è facile capirsi al volo se si parlano lingue così diverse.

Questa fatica però è stata ricompensata dalla grande disponibilità di Bemba e dalla sua buona volontà, che è diventata uno stimolo e una motivazione per tutti noi.

La nostra azienda ha colto un’opportunità, in una situazione di reperimento di manodopera non sempre facile, grazie ad un territorio, quello del nostro Trentino, dove esiste una rete di solidarietà e risorse pubbliche che permettono l’integrazione di chi cerca, con impegno, serietà e dedizione, di inserirsi nel mondo del lavoro pur provenendo da lontano (e la distanza non è solo di km, ma anche culturale).
Le opportunità ci sono, e coglierle, a volte, dà questi risultati, talmente belli da doverli raccontare. Mi è gradita l’occasione di formulare a Lei, alla Redazione ed a tutti i lettori, un sincero augurio di Buon Natale

Stefano Sosi - Direzione generale Giuliano Sosi Srl


 

Una lezione di comunità a tutta la comunità

Lei ringrazia me, ma sono io che devo ringraziarla. Come abitante di questa terra e di questo pianeta, ancor prima che come direttore di questo giornale. Perché il vostro percorso - che è un percorso che definirei di comunità - è la miglior risposta ad ogni pregiudizio, ad ogni paura, ad ogni incomprensione.

Già, incomprensione: molte dei nostri timori nascono proprio dalla nostra incapacità di comprendere la lingua, la cultura, persino gli sguardi di chi ha solo voglia di integrarsi, di ricominciare, di tornare a vivere. E per vivere, per integrarsi, per ricominciare, una cosa serve più di ogni altra: il lavoro, quella porta che si apre sul mondo, quel vascello che costruisce dignità, quello scalino dal quale parte un percorso che non può che portarci più su.

Per fare tutto questo, servono disponibilità, leggi, spirito d’iniziativa, volontari in grado di camminare al nostro fianco e molto molto altro.
La vostra è una lezione di comunità a tutta la comunità  e io spero che anche il presidente Fugatti, leggendo la storia di Bemba e la sua lettera, rifletta non solo su ogni singola azione, su ogni singolo gesto, ma sulla capacità di questa terra di farsi ancora e sempre laboratorio di integrazione, di convivenza, di sperimentazione di metodi e pratiche da esportare con successo.

Infine, tanti cari auguri a lei, a Bemba, al vostro bel gruppo e ovviamente a tutti i lettori che si stanno sempre più affezionando a questa rubrica.

a.faustini@ladige.it

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