Cosa desiderano i giovani di oggi

La lettera al direttore

Cosa desiderano i giovani di oggi

I giovani di oggi amano viaggiare è questo l’obiettivo principale del 74 per cento degli italiani.
Naturalmente pensano anche a cose più concrete, come ad esempio raggiungere una stabilità economica che gli permette di acquistare una casa e nelle aspirazioni dei giovani raggiunge il trenta per cento dei casi.
Una priorità mettono nei loro sogni, fondare un ‘azienda il che richiede molta determinazione, studio e preparazione.
Formare una famiglia per arricchire la propria vita di sogni, gioie e aspirazioni.
Accanto a questi desideri, sogni, aspirazioni, i giovani sentono il bisogno di imparare una lingua straniera bene e soprattutto loro vogliono essere imprenditori.
Non è sempre facile raggiungere questi obiettivi ma il 55 per cento degli italiani si dichiara ottimista riguardo al percorso per il raggiungimento dei propri traguardi.
I nostri giovani hanno molti valori, energia, voglia di fare e di affermarsi.
Essi si danno da fare per realizzare con spirito di iniziativa e intelligenza, serate, concerti, manifestazioni sportive, luoghi di aggregazione, attività ricreative, momenti di sostegno a coetanei in difficoltà!

Elisa Lavanga

 


 

Abbiamo bisogno di pensieri positivi

Le ultime ricerche - in particolare quelle elaborate dal Censis - ci danno un’immagine dei giovani che, per quanto possa sembrare paradossale, parla di intraprendenza e di fragilità insieme. Viaggiare è un sogno di molti, ma è un desiderio che ha poco senso se non è legato a qualcosa si molto concreto, come il lavoro. Interessante, a proposito di lavoro, che l’idea di mettere su impresa prevalga in un certo senso su quella di trovare un’occupazione.

Ma fare gli imprenditori, soprattutto nel nostro Paese, è a dir poco complicato (anche se noi stessi, sui giornali, presentiamo spesso il caso di chi ce l’ha fatta, inducendo molti altri giovani a immedesimarsi col giovane vincente). Per questo vedo anche fragilità, in questi sogni giustamente ambiziosi: perché lo spirito d’iniziativa di cui parla lei deve essere capace di resistere alla fatica, agli insuccessi, alla normalità della vita (non parlerei di difficoltà, perché già la normalità a volte prevede un numero di salite superiore a quello delle discese). Il dato più bello è certamente quello dell’ottimismo: necessario per cambiare la propria vita e il mondo, per dare respiro alle proprie ambizioni, per trasformare i sogni in realtà. Dopo tanto pessimismo è di questi pensieri positivi che in fondo abbiamo bisogno un po’ tutti. Se lo lasci dire da chi, come me, vede sempre il bicchiere mezzo pieno.

a.faustini@ladige.it

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