I dibattiti in tv: meglio sentire persone intelligenti

La lettera al direttore

I dibattiti in tv: meglio sentire persone intelligenti

Gentile direttore, solo due righe per esprimere tutta la mia stima e simpatia per il lettore Sandro Saltuari e la sua lettera di lunedì dal titolo «Informazione in tv, sempre le stesse facce». Oltre a condividerla e sottoscriverla al cento per cento, forse devo avere con il suo lettore un inconsapevole collegamento telepatico e il fatto che in questa valle di lagrime ci sia ancora qualcuno che dica le cose esattamente come stanno mi è di conforto. Infine, concordo con la sua tattica di staccare la spina al televisore, ma purtroppo è un’opzione solo difensiva, si dovrebbe tentare qualcosa per rompere questo fastidioso oligopolio (ma molto oligo) di “opinionisti-tuttologi” che se la suonano e se la cantano. Ma no so proprio come… Suggerimenti benvenuti!

Gabriele Gattozzi

Giro idealmente le sue righe a Sandro, che so attento lettore di questa rubrica, e le dico che la scelta di togliere la spina è difensiva solo in apparenza: perché aprire un giornale, un libro o riscoprire la bellezza di una conversazione o la magia del rumore delicato dei propri pensieri è in un certo senso una scelta d’attacco. Perché è un contropiede, un ribaltamento. La nostra Emanuele Castellini, un tempo, in radio (altro mezzo da riscoprire), diceva una cosa che per me è una specie di manifesto: ricordate che la tv non abbronza. Un modo divertente per dire che non siamo obbligati a stare immobili a guardarla. Sul come io un’idea la ho: la Rai (di cui Sandro è stato fra l’altro a lungo apprezzato cameraman) ha tutta la possibilità e tutte le capacità per cercare sentieri nuovi, per sperimentare un altro modo di fare tv, per superare la logica del dibattito e per alzare lo sguardo. Io, ad esempio, ricordo spesso ai miei colleghi una frase che mi diceva Giorgio Lago, mitico direttore, quando lavoravo al Gazzettino: non sentirne uno di destra e uno di sinistra, sentine uno intelligente. Ho cercato di attenermi il più possibile all’ottimo consiglio.

a.faustini@ladige.it

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