Val di Non, troppi tumori Bisogna cercare le cause

La lettera al direttore

Val di Non, troppi tumori. Bisogna cercare le cause

Sono il papà di Simone, un ragazzo di 26 anni morto l’anno scorso, colpito da un tumore in testa. Come lui, in pochi anni, sono stati colpiti da questo terribile male, diversi (troppi) ragazze e ragazzi dei paesi della Val di Non; alcuni per fortuna, sono guariti, ma molti sono morti.
Ragazzi giovani, sani, forti, pieni di vita e voglia di vivere. Ragazzi che non hanno mai fatto uso di alcol, fumo od altro. Mi chiedo allora: come mai sono colpiti proprio loro, i ragazzi che dovrebbero portare avanti il mondo? Credo che invece di cercare le cure di questo male, bisognerebbe ricercare le cause. Sì le cause.... evidenti. Ma, forse, ti fai queste domande solo quando ti capita questa disgrazia. Ringrazio ed aiutiamo la Lilt.

Gianni Polli - Sfruz


 

 

Le cause spesso hanno un nome preciso

La sua lettera toglie il respiro. Fa riflettere sulla morte e su quanto sia difficile sopravvivere a un figlio, restare su questo mondo più di chi dovrebbe invece vivere molto più di noi, portando in un certo senso anche i nostri sogni nel futuro. E fa pensare al prima: perché un prima deve esserci sempre, ha ragione. Prima della malattia, prima del dramma. La scienza deve lottare per trovare le cure, ma la società può e deve lottare per ragionare sempre di più sulle cause. Non è facile, ma le cause spesso hanno un nome preciso. È sbagliato lanciare accuse o sospetti, ma è giusto porsi domande che necessitano di precise risposte. Per chi non ha vissuto un dramma come il suo è difficile anche solo cercare di capire, ma le sue domande si possono capire molto bene.

a.faustini@ladige.it

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