Un grazie di cuore alla sanità trentina

La lettera al direttore

Un grazie di cuore alla sanità trentina

Caro direttore, la “mala sanità “ fa sempre notizia ma seppur in ritardo - prima le mie condizioni di salute non me lo promettevano - vorrei spendere, invece, una parola sulla “buona sanità” trentina. Una  sera, nel pieno della settimana di Ferragosto, mentre ero alle Viote del Bondone per realizzare un servizio per la Rai ho avvertito un malore. Preoccupato, ho pensato ad un infarto, sono corso al pronto soccorso del Santa Chiara. Sembrava un falso allarme ma il medico di guardia, scrupoloso nonostante l’orario notturno e il Ferragosto, ha voluto approfondire.

Il suo scrupolo mi ha salvato la vita. Stava saltando l’aorta, mi restavano un paio di ore di vita. Hanno tirato giù dal letto l’equipe cardio chirurgica che, tra la notte e l’alba, con un delicato intervento di 8 ore è riuscita ha ridarmi la vita, il tutto ripeto una notte nella settimana di Ferragosto. Scrivo queste righe dall’Eremo di Arco dove sto svolgendo la lunga fase di riabilitazione. L’elenco dei medici ed infermieri trentini da citare, non per un ”avviso di garanzia”, ma per una medaglia al valore sarebbe lungo e di molti non conosco i nomi. Grazie a tutti,ovviamente “di cuore”.

Paolo Pardini
Caporedattore centrale Rainews 24


 Diamo spazio a ciò che funziona

Prima di tutto: auguri caro Paolo. Mi spiace che tu abbia dovuto, come dire, testare in condizioni estreme la qualità della nostra sanità. Però è bello sapere che tutto è andato alla perfezione e che ora sei già in fase di recupero. Da buon giornalista sai che la sanità fa spesso notizia quando le cose non funzionano, ma a noi piace dare sempre spazio anche a ciò che funziona, a ciò che rischia di non fare notizia. Ed è dunque bello ospitare questa tua lettera piena di gratitudine. Un abbraccio. Col cuore. Come il tuo Grazie rivolto alla nostra preziosa sanità.

a.faustini@ladige.it

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