Non sarà mica questa la vera democrazia?

La lettera al direttore

Non sarà mica questa la vera democrazia?

Egregio Direttore Faustini, sento, soprattutto in questi nefasti giorni di trattative dalla classe politica, espressioni come «nell’interesse del Paese, per i cittadini Italiani». Ma quanto di più irrazionale, fuorviante, contraddittorio e ipocrita c’è nei nostri politici... è fin troppo evidente che l’unica vera aspirazione dei politici, pur con sfaccettature difformi, sia quella della mera gestione del potere. I temi come l’immigrazione, il taglio dei parlamentari, la sicurezza dei cittadini, il rischio di povertà e altri temi molto importanti per il Paese rappresentano esclusivamente espedienti per far solo presa popolare. Se questa è la politica, come unica espressione della nostra società popolar - democratica, scusi Direttore, viva la democrazia!

Vittorino Veronese


 

Mattarella corretto

La sua posizione, tutto sommato, è analoga a quella di Matteo Salvini. È legittimo pensare che di fronte a una crisi come quella che stiamo vivendo, il voto sia l’unica alternativa. Ma non c’è differenza, in fondo, fra la fusione fredda 5stelle-Lega e quella fra 5stelle e Pd. Si tratta di un contratto. Con esiti tutti da verificare. Ma il tentativo andava fatto. È dunque normale che il presidente Mattarella abbia cercato nel Parlamento - che non è frutto di un sondaggio, ma di un voto democratico - un possibile appiglio per salvare la legislatura. La democrazia è tale anche quando non ci piace. In quanto al taglio dei parlamentari, mi lasci dire che è l’ultimo dei problemi del Paese. Non confondiamo un’operazione di marketing con una riforma: oggi la parola taglio piace molto, ma il rischio di confondere i costi della democrazia con i costi della politica è altissimo. Con questo taglio - che viaggia insieme all’idea che i politici guadagnino troppo - si fa in realtà passare l’idea che i parlamentari non servano. Nulla di più sbagliato.

a.faustini@ladige.it

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