Cattura e fuga dell'orso Una versione non credibile

Una versione non credibile

Buongiorno, ho letto la ricostruzione dei fatti relativi alla cattura e fuga dell'orso. Mi chiedo se chi ha rilasciato l'intervista si renda conto di aver affermato: 1) che non è stato rispettato il protocollo di cattura; 2) che il collare si sgancia automaticamente (mi risulta venga posizionato e tolto manualmente sedando l'animale); 3) che chi doveva controllare un animale definito pericoloso e portato a ridosso di una città, invece di monitorarlo per lo meno a distanza tenendo pronta all'uso in caso estremo anche un'arma per sedarlo o abbatterlo, abbia pensato bene di allontanarsi 10 minuti per poi perderlo di vista.
Probabilmente l'orso non è mai entrato in quel recinto o se ci è entrato non ne è uscito correndo sulle sue zampe, ma qualsiasi spiegazione sarebbe meglio di questa serie di sciocchezze che oltre a non chiarire quanto è accaduto, mettono in pessima luce chi come gli operatori del Corpo Forestale vorremmo capaci di controllare e proteggere la nostra fauna e flora garantendo al contempo la sicurezza della popolazione. Possibile che nessuno del Corpo Forestale abbia la capacità e la correttezza di spiegare a noi lettori quanto è realmente accaduto? 

Laura Macconi

Cerco di crederci

Cerco di credere alla versione delle istituzioni, ma questa storia - o, meglio, la ricostruzione di questa storia - fa acqua da molti buchi, se non da tutti. Non chieda però al corpo forestale di smentire la politica - ammesso che la politica sia da smentire - perché il corpo forestale risponde ad un comandante, certo, ma anche ad un assessore e ad un presidente. Non sono dunque pensabili versioni diverse. A tutti noi - che capiamo anche che in un'operazione complessa come quella di chi parliamo possano accadere cose imprevedibili - ne basterebbe peraltro una più verosimile e credibile. Fra l'altro non è vietato tornare sui propri passi, spiegando che in circostanze del genere non si può probabilmente dire tutto. 

a.faustini@ladige.it

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