L'Europa conferma il rosso scuro per il Trentino: "Coronavirus, la situazione non migliora"

Per Bruxelles il Trentino continua ad essere "zona rosso scuro". La notizia è arrivata oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Questo organismo europeo con sede in Svezia si basa su un indicatore, che sono i casi in quattordici giorni su centomila abitanti. Chiariamo subito un aspetto: le colorazioni europee non hanno nulla a che fare con quelle italiane. Tradotto, il Trentino non è zona rossa, non chiudono scuole, bar e ristoranti.

Tuttavia la valutazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che è un'agenzia indipendente dell'Unione europea con lo scopo di rafforzare le difese dei paesi membri dell'Unione nei confronti delle malattie infettive, degli effetti e delle regole concrete le "porta in dote". In particolare nelle zone a più alto rischio, quelle rosso scuro, si hanno maggiori limitazioni agli spostamenti, con l'obbligo di tampone e di quarantena per chi da quelle aree vuole spostarsi nel resto dell'Ue. Al momento, comunque, si tratta di raccomandazioni più che di vere e proprie restrizioni.

Però un trentino che, per lavoro, si reca in Germania o in Francia o in Svezia, all'ingresso nel Paese può essere obbligato a stare in isolamento per quattordici giorni. Inoltre l'indicazione europea è quella di scoraggiare tutti i viaggi da e per le aree rosso scuro. La classificazione della mappa viene aggiornata ogni giovedì dall'Ecdc sulla base dei dati ricevuti fino al martedì: ieri è stato deciso il colore più grave per Trentino, Alto Adige e Umbria, mentre il Friuli è tornato al rosso "normale". 

 

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