Fugatti spiega perché siamo ancora "gialli"

 «Siamo ancora una volta rimasti gialli. Ad oggi solo noi, il Molise e la Sardegna siamo rimasti gialli sin dall’inizio della classificazione. E siamo l’unica regione del Nord rimasta attualmente gialla. Dico però che non è un liberi tutti, il rischio di cambiare fascia c’è sempre e serve ancora responsabilità e rispetto delle regole». A dirlo il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, commentando in videoconferenza i dati del contagio in Trentino.

Per questa settimana il Trentino è dato a rischio moderato.
«Riusciamo a fare un numero elevato di tamponi e a tracciare, ci viene riconosciuta una buona capacità di reazione», ha aggiunto il dirigente generale del Dipartimento Salute Giancarlo Ruscitti.

Resta però l'allerta sanitaria. «L’occupazione di posti in terapia intensiva desta ancora preoccupazione. In generale non vogliamo diminuire l’attenzione e ricordo che nel tempo abbiamo anche adottato misure straordinarie per fare prevenzione. Servirà mantenere ancora tutte le misure di distanziamento soprattutto ora che ci apprestiamo all’avvio della vaccinazione di massa». A dirlo, nel corso di una videoconferenza, il dottor Antonio Ferro, dirigente generale del Dipartimento prevenzione dell’Apss. «Il nostro sistema è sempre stato trasparente e credo sia stata premiata la resilienza nel contact tracing e nel fare tamponi».

Sull’epidemia influenzale Ferro ha aggiunto: «La curva al momento è piatta. Grazie alla grandissima campagna vaccinale e al distanziamento quest’anno ci auguriamo si potrà tenere il livello sotto-soglia».
Riguardo alle categorie da vaccinare contro il Covid-19, «sarebbe giusto agire secondo linee nazionali. Abbiamo comunque deciso di far arrivare le richieste delle varie componenti che richiedono priorità al vaccino a un tavolo dedicato nel quale ragioneremo in base alle dosi disponibili», ha concluso.

Fugatti ha parlato anche dello sci: con la "zona gialla" si potrebbero aprire gli impianti per i soli residenti? «Continueremo anche nei prossimi giorni e settimane a chiedere garanzie sui ristori per lo sci e per tutte quelle attività che devono restare chiuse. Il governo su questo deve esserci». 

«Proprio nei giorni scorsi non mi sono voluto esprimere sull’eventuale via libera per lo sci ai residenti proprio perché sapevo che c’era la possibilità di finire in fascia arancione e credo in generale sia poco serio fare il passo più lungo della gamba sapendo di dover poi fare marcia indietro», ha aggiunto Fugatti. «In generale, visto anche quello che è accaduto con la Val d’Aosta e l’invalidazione della loro legge sulle riaperture, non credo convenga fare strappi».

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