Il dolore del vescovo per Agitu «Schiacciata da una violenza cieca»

Monsignor Tisi: «L'affidiamo al Signore»

"In questo nuovo anno, già segnato, fin dalle sue prime ore, dalla sofferenza e dall’incertezza legate alla pandemia, l’augurio, credo, più bello è di saper accompagnare i giorni con la pazienza di chi, anziché sentirsi arrivato, rimane apprendista discepolo di fronte alla vita, con le sue grandezze e le sue oscurità. Ciò che abbiamo già visto e sperimentato non ci impedisca di riconoscere la rugiada nuova che Dio ogni giorno ci regala". E' uno dei passaggi dell'omelia dell'arcivescovo di Trento Lauro Tisi nella s. Messa in Cattedrale di oggi.

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e la 54a Giornata Mondiale della Pace, l'Arcivescovo individua proprio nell'atteggiamento di Maria che custodisce e medita nel suo cuore - in contrasto con quello di Caino - l'unica strada per costruire sentieri di pace: "Prendersi cura - sottolinea Monsingor Tisi rilanciando anche il Messaggio del Papa per questa Giornata - è la via maestra per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto, dello scontro, oggiprevalente, e intraprendere percorsi di pace".

Nella Messa di fine anno con l'inno de Te Deum (ieri sera in Cattedrale) don Lauro ha esordito sottolineando che "accanto alla grande sofferenza per l’emergenza sanitaria, il Trentino unisce anche le lacrime per la tragica morte della pastora Agitu. Lacrime che piangono ancora una volta una donna brutalmente schiacciata da una violenza cieca. Lacrime che ricordano il suo sorriso di libertà, volto di un’integrazione non solo possibile, ma fonte di inattesa ricchezza. Nell'affidare Agitu al Signore, mi stringo alla sua famiglia e alla comunità etiope del Trentino".

 Oggi pomeriggio l'arcivescovo Lauro partecipa all'incontro promosso dalla Diocesi nell'ambito della Giornata Mondiale della Pace sul tema della sostenibilità ambientale, in dialogo con il meteorologo Luca Mercalli.

 

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