Contagi, il dottor Ferro ottimista: "Stiamo scavallando, vediamo i dati verso venerdì, forse il picco è passato"

Ma il Trentino rischia di passare da zona gialla a arancione o rossa? Ieri ne hanno parlato in conferenza stampa il presidente Fugatti e il dottor Antonio Ferro dell’Azienda Sanitaria (assente invece l’assessore alla salute, Stefania Segnana).

In un quadro allarmante per l’aumento delle ospedalizzazioni (37 nuovi ricoveri ieri, più i 35 in terapia intensiva, in totale sono 388), il dottor Ferro si è spinto a rilasciare una dichiarazione di cauto ottimismo: «Saranno decisivi i prossimi giorni: già rispetto alla scorsa settimana in generale il quadro è migliorato leggermente, e sembra che stiamo scavallando; se le misure restrittive che sono state imposte funzioneranno, io credo che entro venerdì potremmo aver passato il picco epidemico. Credo quindi che dopo venerdì potremo fare una previsione in base alla nuova situazione».

La cosa potrebbe portare sollievo agli ospedali: «In questo momento abbiamo attivi 500 posti letto Covid, più altri 90 di terapia intensiva. In questo momento 388 sono occupati» ha detto Ferro.

Meno ottimista Fugatti: «In questa settimana, la situazione si è aggravata; Non so cosa succederà, perché il dato che ci preoccupa è appunto quello delle ospedalizzazioni. In terapia intensiva oggi ci sono 35 posti occupati su 90, cioè siamo a cavallo del 30% che è una situazione da allerta del «Ministero della Salute. Teniamo conto che la scorsa settimana eravamo al 47% di posti occupati, situazione risolta aumentando i posti disponibili.
Preoccupa poi il dato delle terapie intensive: l’allerta qui scatta al 40% di posti occupati, e noi eravamo già ben oltre, dato che la scorsa settimana siamo arrivati al 59. Perché non ci hanno classificato zona rossa o arancio? Evidentemente gli altri parametri di valutazione (in totale sono 21 le voci che fanno decidere) erano positivi».

Anche perché - ha ricordato - non dimentichiamoci che oggi sono stati 101 i guariti.

 

Occupazione dei posti in terapia intensiva, situazione alle 17 di ieri (fonte: Il Sole 24 Ore)

 

 

 

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