Aldeno, crolla un costone: sassi sulla strada ai Pomari ma nessun danno alle case

di Lorenzo Basso

«Un boato improvviso, seguito da una raffica di detriti, che, come una mitragliata, ha colpito la cancellata d'ingresso. Poi ci siamo accorti della presenza di pietra su tuta la strada, e di diversi massi nei campi di fronte a casa. A quel punto abbiamo fermato il traffico e allertato le forze dell'ordine». È un racconto asciutto, senza l'ombra di apprensione, quello che i residenti delle abitazioni di località Settefontane, in via dei Pomari, ci rilasciano a metà pomeriggio di ieri, dopo che una frana di circa 15 metri cubi si è staccata dalla parete che sovrasta la strada di collegamento tra Romagnano e Aldeno, precipitando a valle. 

La scarica di sassi, tra cui un blocco di pietra di circa cinque metri cubi, impiantatosi nel mezzo di un filare di vigne ai piedi della parete del Monte Bondone, ha obbligato i vigili del fuoco e la polizia locale di Trento a chiudere la strada per buona parte del pomeriggio, fino alla conclusione degli accertamenti geologici avvenuta in serata.

A quanto riferitoci da chi si trovava nella zona, e in base alle ricostruzioni effettuate dagli esperti del Servizio geologico provinciale, si è trattato di una lastra rocciosa di considerevole entità, che ha lasciato una profonda nicchia nella parte da cui si è staccata. Nella caduta ha divelto alberi e arbusti, andando poi ad infrangersi su un costone e trasformandosi in una vera e propria frana, con massi schizzati in ogni direzione. 

I primi ad intervenire sul posto sono stati i vigili del fuoco volontari di Romagnano, allertati qualche minuto dopo le 16.  Di seguito è arrivata una seconda squadra in supporto».

In via precauzionale, i vigili del fuoco e gli agenti di polizia locale hanno chiuso immediatamente la strada nel tratto compreso tra via della Gotarda e via delle Ischie, in attesa della valutazione degli esperti. Tra le possibilità inizialmente prese in considerazione, vi era anche l'allontanamento dei residenti dalle proprie abitazioni. L'eventualità è stata esclusa poi dagli stessi geologici. «Nell'immediato - ci hanno detto Ernesto Santuliana e Mauro Zambotto, del Servizio geologico, al termine di un sopralluogo in elicottero - non sembra esserci particolare pericolo».

 

 

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