L'ultimo addio a Mirko Toller «piccolo grande guerriero», sarà sempre nei nostri cuori

di Daniele Benfanti

Mirko, il fratello di tutti. Una pioggia battente come lacrime che scendono dal cielo ha fatto da sfondo al funerale di Mirko Toller, il diciassettenne di Segonzano venuto a mancare nei giorni scorsi dopo una vita troppo breve passata a combattere con coraggio e ironia la Sma, l’atrofia muscolare spinale, che l’aveva colpito nei primi mesi di vita.

Un estremo saluto ospitato nella parrocchiale di Stedro, frazione di Segonzano, con i genitori di Mirko, Stella e Fabio, letteralmente circondati dall’affetto della comunità. Presente anche l’assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana, il sindaco Pierangelo Villaci, le associazioni, con in testa l’associazione Bambi che si occupa di bambini malati e l’associazione famiglie Sma, i compagni di scuola, i vigili del fuoco.

In chiesa davanti all’altare la bara bianca coperta di rose rosse, sulla quale sono stati appoggiati l’inseparabile cappellino azzurro di Mirko e la maglia dell’amato Milan. Foto di Mirko e anche un totem (roll-up) dell’associazione famiglie Sma, con una bella immagine di Mirko, con i suoi occhi divertiti e amichevoli, che da lì ha guardato per tutta la durata della messa chi gli ha voluto bene e ha imparato tanto da lui e dalle sue difficoltà.

La cerimonia funebre è stata officiata da don Mario Filippi, arrivato da Sover (il parroco, don Bruno, era impegnato in un altro funerale a Cembra), insieme a due missionari comboniani di Segonzano, Donato e Mario, all’ex parroco don Raimondo e a padre Walter di Piazzo.

Fortissima la commozione per la sorella più piccola di Mirko, Serena. Grandissima dignità da parte di mamma Stella, papà Fabio, delle nonne Valeria e Vilma, e della sorella più grande, Linda, compagna di avventure mediatiche di Mirko, con dei filmati su Youtube che hanno svelato la verve comunicativa di Mirko che l’ha portato ad essere scelto da Checco Zalone per i noti spot contro la cafonaggine nei confronti di chi convive con una disabilità. Il libro di Giobbe e il Vangelo di Luca i testi sacri citati da don Mario Filippi: «Una condizione di salute come quella di Mirko fa vacillare qualsiasi fede. Come in Giobbe. Duramente messo alla prova. Si lamenta, si ribella. Ma in Mirko noi abbiamo incontrato le opere di Dio: la tenerezza, l’affetto, l’amore, la sollecitudine dei genitori e delle sorelle».

Una famiglia speciale, l’ha definita il sacerdote, una famiglia che non ha lesinato rinunce, pazienza, attenzioni, coccole, incoraggiamenti e speranza nei confronti di Mirko. Un ragazzo spiritoso come l’abbiamo conosciuto tutti nel famoso spot, che si faceva voler bene, che voleva essere utile. «Una presenza fragile ma coraggiosa» che per la famiglia è stata un dono, non certo un peso. «Mirko ha fatto miracoli: il suo nome è scritto nei cieli, cioè nel cuore di Dio. Ha sconfitto i demoni dello scoraggiamento, del pessimismo, della rassegnazione» le parole più toccanti dell’omelia.

«Mirko, ci hai regalato una vita troppo breve e faticosa ma piena di sorrisi. Il tuo cuore batterà nel nostro e in quello della tua famiglia, che ci insegna la vita vera, fatta di dignità, semplicità, cuore» hanno detto dall’ambone gli amici dell’Associazione Bambi. Ironia disarmante e capacità di riflessione senza pietismi i concetti evidenziati dall’Associazione famiglie Sma ricordando Mirko, «guerriero fino alla fine» per gli amici del paese e i compagni di classe.

«Continueremo la lotta per i tuoi tanti fratelli che portano la croce della Sma» c’era scritto sul messaggio firmato dalla sorella Linda e letto in chiesa. La comunità di Segonzano all’uscita dalla Parrocchiale ha asciugato le lacrime che nel frattempo anche il cielo si era rimangiato, regalando lo spettacolo delle nuvole che giocano a nascondino con il sole, sopra il piccolo cimitero di Stedro, a pochi passi dalla chiesa. Una croce bianca in legno, un cappellino azzurro sulla testa nella foto da cui Mirko continua a guardare e incitare tutti con lo sguardo furbo di chi ha convissuto con un male indicibile ma sorretto da un coraggio e da un amore tenaci.

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