Covid, in Trentino rispetto a giugno casi aumentati di 20 volte. Il Fadoi: «Per metà non si è trovata l'origine»

In Trentino Alto Adige i casi Covid, rispetto a fine giugno, sono aumentati quasi di 20 volte. Secondo l’ultima indagine Fadoi (la Società Scientifica di Medicina Interna) preoccupa soprattutto il fatto che in Trentino per 125 positivi accertati sui 200 della settimana, oltre la metà quindi, non si è riusciti a risalire all’origine del contagio. In Alto Adige il rapporto è 31 positivi non tracciati su 172.

«Ed è un bel problema - spiega Antonio Miglietta, medico infettivologo, responsabile del servizio epidemiologia della asl Roma 2 - perché questo significa lasciare in circolazione persone contagiose che non sanno di esserlo. Però non è colpa nostra, ma di chi non rispetta le regole. Come fai a rintracciare i contatti di chi espone tutti a rischio perché non indossa mai la mascherina e non rispetta nessuna delle regole basilari».

«In Trentino Alto Adige il numero dei casi positivi sono relativamente modesti, legati a focolai circoscritti; il 21 Settembre infatti vi sono stati 2 positivi su 517 tamponi eseguiti e 13 soggetti risultano ricoverati ma nessuno è ricoverato in rianimazione», commenta Dimitri Peterlana, Presidente Fadoi delle Province di Trento e Bolzano.

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