In arrivo forti temporali Allerta gialla in Trentino Neve fino a quota 1.400

Ondata di maltempo attesa da questa sera in Trentino e nelle aree confinanti, con il limite della neve che sulle Dolomiti toccherà in qualche caso i 1.400-1.500 metri di quota, secondo il centro nivometeo dolomitico di Arabba (Belluno).

Attesi in ogni caso forti temporali già da questa sera, fino a sabato mattina.

La Provincia autonoma di Trento poco fa ha diramato in proposito un bollettino di allerta gialla.

«Le previsioni meteo - si legge nella nota - evidenziano per oggi miti correnti sudccidentali via via più intense che determineranno, specie dalla sera, precipitazioni anche intense e localmente a carattere temporalesco per quantità attese mediamente 20 - 40 mm, localmente di più specie sui settori occidentali. Venerdì precipitazioni assenti o deboli al mattino; al pomeriggio sera passaggio di un fronte freddo con rovesci e temporali anche intensi, localmente grandinigeni e forti raffiche di vento (localmente con raffiche superiori a 70 km/h anche in valle). Al tardo pomeriggio calo repentino delle temperature anche di circa 10 gradi e la quota neve si abbasserà rapidamente da circa 2800 m a circa 1600 m o sotto ma con accumuli scarsi o nulli sotto i 1800 m.

Venerdì mediamente attesi 15 - 30 mm di pioggia, localmente di più. A seguito delle previsioni meteo ed in base alle valutazioni emerse nella riunione odierna del Dipartimento, si ritengono possibili, a partire da oggi criticità dovute principalmente a: - erosioni e smottamenti nel reticolo idrografico, ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, allagamenti, frane e colate rapide; - forti raffiche di vento, grandine e fulminazioni.Tali criticità possono inoltre causare disagi ed effetti (anche interruzioni) sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi.

Per tali motivi, nella riunione odierna di Dipartimento, sono state individuate a partire da oggi e nei prossimi giorni le seguenti possibili criticità: erosioni e smottamenti nel reticolo idrografico, ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, allagamenti, frane e colate rapide, anche a causa dell’imbibizione dei terreni dovuta alle piogge cadute nei giorni precedenti; forti raffiche di vento, grandine e fulminazioni.

Tali criticità possono inoltre causare disagi ed effetti (anche interruzioni) sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi.

I servizi provinciali competenti per le criticità sopra indicate adeguino la reperibilità del proprio personale, intensifichino le attività di monitoraggio e seguano con attenzione l’evoluzione degli eventi e dei loro effetti al suolo, assicurando tempestività d’intervento laddove necessario.

I sindaci, con il supporto dei vigili del fuoco volontari, assicurino l’attuazione dei Piani di protezione civile comunali, assumendo gli eventuali provvedimenti d’urgenza qualora necessario, nonché emanino le necessarie disposizioni operative in qualità di Autorità locali di protezione civile. Si comunica alla popolazione la necessità di: porre massima attenzione alle condizioni dei luoghi da percorrere, anche con automezzi, evitando di immettersi in aree che presentino condizioni anomale o di pericolo; comunicare tempestivamente al numero unico 112 eventuali situazioni di emergenza.

Informazioni sulle norme di autoprotezione sono disponibili sul sito ion non rischio».

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