Coronavirus, impennata di contagi in Trentino I nuovi casi sono 76, chiusa un'altra azienda

Continuano ad aumentare i contagi di nuovo coronavirus in Trentino: poco fa la Provincia ha comunicato un'impennata di positivi, risultanti dai tamponi processati nelle ultime 24 ore: sono 76 i casi rilevati su 2.184 test effettuati.

Preoccupa l'individuazione crescente di contagi non riguardanti focalai, cioè singole situazioni ancora più complicate sul fronte del tracciamento e dell'isolamento dei sospetti.

Un quadro epidemico, dunque, ancora in espansione, che registra la presenza di sintomi in 27 delle 76 persone sottoposte all'esame.

Tanto che nella conferenza stampa di questa sera, l'assessora alla salute Stefania Segnana ha fatto sapere che l'Azienda sanitaria è già attiva per valutare la ricostituzione di un reparto covid «per essere pronti nel caso di un ulteriore aumento dei contagi».

Di queste, nove sono risultate positive in seguito a un primo controllo, mentre 67 appartengono alle cerchie di soggetti già individuati nell'ambito dei numerosi focolai aperti, in particolare, ma non solo, nelle industrie di lavorazione della carne (cui sono connessi 34 dei 76 contagi odierni). Un'altra azienda di questo settore oggi ha dovuto sospendere l'attività in seguito all'epidemia fra i lavoratori.

Fra i positivi anche uno studente rientrato dall'estero.

Sei dei nuovi contagi riguardano invece il comparto agricolo: si tratta di stagionali stranieri impiegati nella raccolta delle mele, ambito nel quale sono sotto monitoraggio dei cluster.

I minorenni risultati positivi oggi sono quattro, ma l'assessora Segnana ha precisato che non si tratta di casi legati alla scuola: fra chi è tornato in classe con la riapertura di lunedì, infatti, nelle ultime 24 ore non risultano nuovi contagi, dopo quelli rilevati nei giorni scorsi in quattro plessi trentini: le classi in quarantena attualmente sono tre.

Dal'inizio della pandemia, nel marzo scorso, i casi totali ufficialmente registrati in Trentino sono 6.871 e i morti 470.

I focolai ritenuti particolarmente importanti al momento risultano essere sette.

«Si nota una diminuzione percentuale di casi connessi a focolai, arrivata al 40%. Quindi dobbiamo far capire che la situazione, pur sotto controllo, comincia a destare preoccupazione. Lanciamo appello per rispetto delle regole», ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

Anche il mondo dell'edilizia è sotto sorvegliana e i sindacati  trentini Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno espresso preoccupazione per la diffusione dei contagi tra i lavoratori del settore edile, chiedendo la convocazione immediata del Tavolo Covid-19 della Provincia autonoma di Trento per il settore edile, allo scopo di aggiornare le linee guida di prevenzione.

La richiesta - contenuta in una nota congiunta - segue la segnalazione di alcuni casi di contagio nel comparto.
«Le ultime riunioni del tavolo risalgono al mese di luglio.

In quella sede, le associazioni datoriali avevano chiesto di rivedere alcune disposizioni precedentemente concordate per il trasporto in sicurezza dei lavoratori edili nei cantieri, chiedendo che fosse concessa la piena capienza dei mezzi. Una posizione che aveva visto la netta contrarietà della parte sindacale. Si sbaglia chi ritiene il settore edile meno esposto al contagio da coronavirus», scrivono i segretari Matteo Salvetti (Feneal Uil), Fabrizio Bignotti (Filca Cisl) e Sandra Ferrari (Fillea Cgil).

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