Oggetti smarriti: in Comune spuntano anche sci e due violini

I trentini perdono di tutto: dalle biciclette ai documenti. Dallo zaino al telefono cellulare, senza dimenticare gioielli, soldi e occhiali da sole.
Ma nell'elenco degli oggetti rinvenuti consultabile sul sito del Comune di Trento spuntano anche cose per certi versi incredibili: un paio di sci, con tanto di bastoncini e perfino due violini.
Dall'inizio dell'anno ad oggi sono davvero decine gli oggetti che i trentini si sono persi per strada (ma in qualche caso magari sono stati rubati) e, nella apposita sezione del sito, si possono trovare suddivisi per periodo di ritrovamento.

Il servizio oggetti rinvenuti, come spiega il Comune, svolge le funzioni che il codice civile attribuisce al sindaco in materia di cose mobili smarrite. In particolare, secondo quanto disposto dall'articolo 927 del codice civile «chiunque trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario e se non lo conosce deve consegnarla senza ritardo al sindaco del luogo in cui l'ha trovata, indicando le circostanze del ritrovamento».

A quel punto, oltre che sul sito, il ritrovamento e la consegna dell'oggetto vengono resi noti per mezzo di pubblicazione all'albo pretorio, che si trova al piano terra di via Belenzani 19. L'elenco rimane esposto per due domeniche successive e per tre giorni ogni volta. Chi riconoscesse nella descrizione quello che aveva perso, deve presentarsi all'ufficio: l'oggetto non viene mostrato, ma il proprietario - come prevede anche il regolamento di polizia urbana - deve fornire una dettagliata descrizione del bene o indicare elementi tali da dimostrare di essere il legittimo possessore.

Se questo non accade, trascorso un anno dall'ultimo giorno della pubblicazione senza che si presenti il proprietario, chi ha trovato l'oggetto e, con diligenza, lo ha consegnato, ne diventa proprietario.
Scorrendo l'elenco degli oggetti smarriti si nota che, a farla da padrone, sono senza dubbio i documenti: dall'inizio dell'anno sono stati 160 quelli consegnati all'ufficio di via Belenzani. In questi casi, ovviamente, risalire al proprietario è semplice. L'ufficio comunale, in ogni caso, si occupa di svolgere tutti gli accertamenti necessari per risalire al possessore, laddove vi siano elementi per farlo.

Ci sono poi beni di uso comune tra quelli "dimenticati" in giro per la città, come il telefono cellulare, ma anche le biciclette: una ventina le due ruote ritrovate solo tra giugno e luglio. Nell'elenco figurano poi gioielli - dalla collana alla fede, passando per bracciali e orologi - ma anche borse o zaini. Non mancano, però, i ritrovamenti originali: a gennaio qualcuno ha "perso" un paio di sci gialli con i suoi bastoncini, mentre tra luglio e agosto sono stati portati all'ufficio due violini. Come detto, se il legittimo proprietario non viene rintracciato entro un anno, il bene viene lasciato a chi l'ha trovato, che ha 90 giorni di tempo per ritirare l'oggetto, provvedendo anche a pagare la tariffa prevista per il deposito dei beni (da 5 euro per quelli piccoli a 20 per oggetti più ingombranti).

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