La «Notte della Ricerca» slitta al 2021 e cambia nome per la parità di genere

La «Notte della Ricerca» di Trento - nuovo nome dato lo scorso anno alla «Notte dei Ricercatori» per valorizzare la parità di genere - diventa biennale e la prossima edizione si terrà nell’autunno 2021. Lo rende noto la Fondazione Bruno Kessler che organizza l’evento assieme a Università di Trento, Muse e Fondazione Edmund Mach.

Il comitato organizzatore, con la collaborazione dei comunicatori della scienza del bando Star - ha preso la decisione - dice una nota - unendo due diverse necessità: da una parte assicurare le precauzioni contingenti dovute all’emergenza sanitaria Covid-19 per un evento che nelle ultime edizioni ha coinvolto oltre 3.000 persone, dall’altra dare seguito a una riflessione già in atto rispetto all’opportunità di una cadenza più ampia dell’iniziativa, per poter così valorizzare contenuti innovativi e progetti originali di ricerca presentati in anteprima al «pubblico della Notte».

Una prima ipotesi di proporre per quest’autunno l’edizione della Notte in forma online è stata accantonata - dicono gli organiozzatori - vista la natura stessa dell’evento, che prevede l’incontro diretto tra ricercatrici, ricercatori e cittadinanza, in un’interazione a tu per tu attraverso sperimentazioni, caffè scientifici, incontri e dibattiti e il poter «toccare con mano» i prodotti della ricerca.

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