Coronavirus: un trentino trovato positivo a Belluno

Una persona residente in Trentino è risultata positiva ieri a un tampone effettuato nell’ambito dello screening aziendale dalla grande impresa in cui lavora, in provincia di Belluno.

La locale Ulss Dolomiti è stata informata ieri mattina e ha preallertato gli omologhi servizi trentini, mentre oggi procederà alla ripetizione dei test nel laboratorio dell’ospedale San Martino di Belluno (che peraltro nelle ultime 24 ore non aveva rilevato casi di positività, come indica il bollettino diffuso ieri pomeriggio). Nell’attesa di queste controanalisi, sono già state attivate ieri le misure precauzionali, con il tracciamento e l’isolamento dei contatti, che riguarderà dunque anche la cerchia della persona trentina impiegata nella vicina provincia dolomitica.
Per tornare ai due nuovi contagi rilevati dall’Apss, a quanto risulta riguardano persone straniere da poco rientrate in Trentino e si sta procedendo con la ricostruzione e l’isolamento degli eventuali contatti. In proposito, la stessa Azienda sanitaria trentina precisa che in riferimento agli ultimi casi individuati si ritiene che «i contatti significativi siano rimasti all’interno dell’ambito familiare, senza ripercussioni pertanto in quelli lavorativi».

L'azienda sanitaria trentina ha accertato che non aveva avuto contatti al lavoro la donna residente nel Feltrino (Belluno) occupata in una casa di riposo trentina e risultata positiva a un test, nell’ambito del monitoraggio svolto dalle Rsa. Non sarebbero dunque colleghi o altri residenti in Trentino i 14 contatti stretti già individuati dall’indagine epidemiologica e a loro volta messi in quarantena e sottoposti a tampone.

La donna era probabilmente al rientro da un periodo di ferie o comunque di assenza e non aveva ancora ripreso servizio alla Rsa: ora resterà in isolamento domiciliare e potrà tornare al lavoro solo dopo un doppio esito negativo degli esami.

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