Laghi presi d'assalto nel fine settimana Tutti in spiaggia senza mascherine

di Luigi Oss Papot

Sole caldo, cielo terso, temperatura dell'acqua rinfrescante al punto giusto: una ricetta perfetta affinché una marea umana si riversasse sulle spiagge del lago di Caldonazzo, ieri.
L'affollamento, durato per tutto il giorno, non avrebbe fatto notizia in tempi normali: è tutt'altro che insolito infatti assistere a queste scene durante tutta l'estate; le spiagge di San Cristoforo, Valcanover, Calceranica, Caldonazzo, Tenna sono un ricovero perfetto per la calura estiva che dalla scorsa settimana ha iniziato a farsi sentire anche in Trentino.

Ma in tempi ancora di emergenza sanitaria, in cui gli assembramenti dovrebbero essere il più possibile evitati e la distanza interpersonale mantenuta (salvo gruppi familiari), le spiagge affollate sono anche cronaca.
Una notizia positiva senz'altro per chi di turismo vive, come camping, alberghi, bar e ristoranti, che hanno avuto una partenza molto incerta dopo la fine del lockdown; ma è anche una notizia che potrebbe far balzare sulla sedia quanti suggeriscono ancora cautela nell'approcciare la stagione estiva in quanto il Covid è ancora presente. Anche perché di mascherine, ieri, se ne sono viste ben poche per non dire nessuna.

Iniziando dalla sponda perginese del lago, a San Cristoforo e Valcanover, le spiagge abbastanza contenute hanno favorito quantomeno il distanziamento: nonostante l'affollamento, i gruppi familiari sistemando asciugamani, sedie e sdraio hanno potuto godere della bella giornata rimanendo a distanza dagli altri nuclei; tuttavia, il discorso decade ben presto per i vari gruppi di amici hanno approfittato del caldo per un bagno.

Il discorso evidentemente non vale per il lido di San Cristoforo, che prima dell'apertura è stato strutturato nel rispetto delle normative anti-Covid e l'accesso è a numero chiuso.
A Valcanover, per una giornata in famiglia, incontriamo anche il comandante della Polizia Locale Alta Valsugana, Flavio Lucio Rossio: anche da parte sua, un plauso per le famiglie che si sono sistemate in spiaggia nel rispetto delle distanze, anche se pure lui ha notato l'assenza di mascherine. Ed anche di controlli, aggiungiamo noi. Risultava davvero difficile infatti, per una giornata come quella di ieri, richiamare l'attenzione dei presenti sul rispetto delle norme.
I bagnini della Security srl, in servizio fino alle 18 (quando le spiagge erano ancora abbastanza affollate) hanno avuto il loro bel daffare per tenere sott'occhio i bagnanti in acqua.
Scendendo poi fino a Calceranica e Caldonazzo, era praticamente impossibile trovare un parcheggio libero: in ogni «buco», anche nelle campagne a ridosso della spiaggia, era infilata una macchina, tant'è che si sono create spesso colonne, che procedevano a passo d'uomo.

Questa giornata è stata caratterizzata per lo più dalla presenza di trentini: la maggior parte dei residenti in provincia, rimanendo in loco per questo inizio di estate, ha colto la palla al balzo per una domenica sulle spiagge dei laghi. Diverse anche le comitive di veneti, così come hanno fatto capolino già i primi turisti tedeschi, facendo tirare un sospiro di sollievo ai camping.
Molto sfruttata dai perginesi per raggiungere le spiagge è stata la ciclabile che scorre lungo la sponda Valcanover-Calceranica, così come il treno della Valsugana: in tardo pomeriggio le banchine delle stazioni lacustri erano affollate dai gruppi di giovani e dalle famiglie provenienti da Trento o dalla Bassa Valsugana che attendevano di rientrare a casa.
Questo primo «mini esodo» tutto in salsa trentina non cancella comunque il periodo difficile: le stime parlano di un -50% di arrivi e presenze per l'estate 2020. Il primo caldo ha invece cancellato, almeno per una giornata, le preoccupazioni per l'emergenza sanitaria.

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