Aggrediti dall'orso, il racconto di padre e figlio «Ci è saltato addosso di colpo, temevo ci uccidesse»

«Mi sono ritrovato l’orso addosso. Non ho avuto il tempo né di provare a scappare, né di accorgermi di quello che stava succedendo: è uscito all’improvviso da dietro alcuni arbusti, in corsa e mi ha sovrastato. Se non ci fosse stato mio papà non so come sarebbe finita».
Christian Misseroni ieri era già a casa, dopo aver lasciato l’ospedale nella tarda serata di lunedì a differenza del padre, Fabio, che ha dovuto invece trascorrere la notte in ospedale, prima di essere dimesso nel tardo pomeriggio di ieri.

Il ventottenne ha ferite a una gamba ma è riuscito ad evitare una zampata che avrebbe potuto provocargli altre ferite, più gravi.
«Sono ancora sotto shock, stanco. La paura, la tensione, si fanno sentire. E anche tutte le chiamate ricevute oggi pesano, non sono abituato a tutte queste attenzioni».
Di cui il ventottenne avrebbe fatto volentieri a meno. Come di quegli attimi del tardo pomeriggio di lunedì.

«Sembrava di essere in un film, a ripensarci adesso. Sono sempre andato nei boschi, l’orso da lontano l’ho visto altre volte, si era sempre allontanato non ne ho mai avuto paura. Ma quello che è successo ieri è stato terribile, perché senza un apparente motivo. Ho sentito già in queste ore voci secondo cui avremmo fatto qualcosa di sbagliato o spaventato l’animale. Nulla di più sbagliato. Eravamo usciti dal sentiero per una decina di minuti. Io ero davanti, mio padre dietro. E di colpo ho visto l’orso venirmi addosso, digrignando i denti. È uscito dal sottobosco come un razzo, come una furia. Eppure, stavamo solo camminando».

Christian rivive quegli istanti pochi minuti dopo aver ricevuto la visita, in casa, degli uomini della forestale a cui ha consegnato gli abiti che lui e papà Fabio indossavano lunedì: «Dovranno cercare di recuperare tracce dell’animale per tentare di identificarlo, mi hanno spiegato».
E di tracce sui vestiti ne troveranno parecchie: «Mi sono trovato a terra, di schiena, con l’orso che mi sovrastava. Ho cercato di muovere una gamba per spostarmi, forse l’ho colpito, non ricordo. A quel punto mi ha azzannato alla gamba, poi ha cercato di colpirmi con una zampata ma per fortuna l’ho vista partire e mi sono scostato, rimediando solo dei graffi».

Poi in soccorso del ventottenne è intervenuto in padre. Fabio Misseroni è ancora in ospedale: «Non ho chiuso occhio ma per fortuna le ferite fanno meno male rispetto a ieri». È stato morso a una gamba, con l’orso che gli ha fratturato la tibia in tre punti e ha rimediato ferite anche ad un braccio e a una mano.
«“Questo me lo ammazza”, ho pensato ieri quando ho visto l’orso addosso a mio figlio. Istintivamente gli sono saltato addosso e dopo aver lasciato perdere Christian si è concentrato su di me. “Lascialo!”, gridavo disperato».

A quel punto, dopo essere stato salvato dal padre è Christian che ha salvato il papà: «Ho visto sangue ovunque. Sono riuscito a rialzarmi in piedi e ho iniziato a gridare e muovere le braccia per provare a distrarre l’orso. È servito quel tanto per permettere a mio papa di riuscire a divincolarsi. Per un momento siamo rimasti tutti e tre immobili, poi l’animale se n’è andato».

Non c’è stato il tempo di tirare un sospiro di sollievo: «Avevo il terrore che tornasse e ci ammazzasse. Ho rialzato papà e sorreggendolo con un braccio abbiamo provato a scendere, verso la macchina. Era dolorante, ma siamo riusciti a ritornare sulla strada. Poi sono corso alla macchina, anche per cercare di dare l’allarme, dato che nel punto in cui eravamo non c’è campo. Mio padre è sceso lungo un prato seduto e una volta in auto ci siamo precipitati in ospedale».
Dove entrambi dovranno tornare nei prossimi giorni: sono stati curati e medicati, ma le ferite provocate dall’orso non sono state suturate. Si deve prima verificare l’assenza di possibili infezioni come da prassi nel caso di morsi di animali.

Di tutt'altro tenore l'incontro ravvicinato con l'orso di una famiglia, a fine maggio, quando un ragazzino si ritrovò a tu per tu con l'animale, senza però venire aggredito.

 

comments powered by Disqus