Cup intasato, migliaia di chiamate dopo lo sblocco delle prenotazioni Visite ed esami, lunghi tempi d'attesa

di Patrizia Todesco

Da mesi migliaia di trentini aspettavano il 3 giugno, la data che veniva ripetuta in continuazione dagli operatori del Cup per prenotare le visite non urgenti. Da quel giorno - veniva detto - sarebbero state disponibili le nuove agende per visite ed esami. Il risultato è stato che da mercoledì mattina si è scatenato l’inferno e in questi giorni effettuare una prenotazione è stata un’impresa riuscita a solo a un numero limitato di persone. Le linee sono state perennemente occupate e solo una minima parte di coloro che stavano cercando di fissare un appuntamento al momento ci sono riusciti. Non aiuta il fatto che al momento non è ancora attivo il servizio di Cup on line, ossia la possibilità di prenotare le visite per via telematica inserendo il proprio numero di tessera e il numero della ricetta.

«Questioni di giorni - assicura Giuliano Mariotti, del servizio di specialistica ambulatoriale - In Trentino, a differenza che in altre realtà, esiste un Cup unico che gestisce un carico rilevante di telefonate.

In questi giorni effettivamente c’è un elevato numero di utenti che sta telefonando per prenotare visite e quindi ci possono essere delle attese.
Vorrei ricordare che siamo reduci da un periodo di fortissimo impegno per medici e infermieri e che se la fase 1 è terminata, ora la situazione sanitaria non è comunque quella della fase pre-Covid. L’offerta è quasi dimezzata perché indicativamente viene fissata una visita ogni 30 minuti».

L’invito agli utenti è quello di portare pazienza. Non sono poche, però, le lamentele degli utenti. C’è chi utilizza Facebook per sfogare la propria amarezza nel non riuscire, dopo parecchi tentativi, a parlare con un operatore e chi invece scrive direttamente all’assessora alla salute Stefania Segnana.

«Vorrei segnalare il disservizio che giornalmente esiste quando si chiama il Cup dell’Azienda sanitaria», scrive R.F. «Capisco il periodo della pandemia per il Covid-19, ma ora penso che il periodo più buio sia alle spalle e il servizio dovrebbe funzionare normalmente. Sono alcuni giorni che tento di contattare con il numero telefonico 848816816 il Cup per prendere degli appuntamenti per visite specialistiche, ma invano. Dopo un’attesa di oltre 10 minuti la segreteria mi dice di richiamare più tardi e viene interrotta la telefonata. Ho lasciato il mio numero di cellulare come la prassi richiede per essere richiamato, ma nulla, nessuno si è fatto vivo anche se mi avevano detto che sarei stato contattato entro il giorno seguente». L’utente segnala anche che la segreteria lunga e inutile crea solo confusione. «Non è chiara in particolare per le persone anziane. Dice che si può prenotare online ma non è possibile perché quando hai inserito i tuoi dati nel sito dell’azienda ti viene detto che la prenotazione online non è momentaneamente possibile».

Quello che si chiede l’utente è come i cittadini che hanno una patologia grave possono fare per fissare una visita se sembra così difficile parlare con un operatore.
Anche chi riesce a prendere la linea, però, non sempre è soddisfatto dei tempi d’attesa in quando nei casi in cui non c’è una priorità sono spesso molto lunghe. La necessità di disinfestare ad ogni nuovo paziente e di non creare assembramenti nelle sale d’attesa riducono infatti il numero di visite e prestazioni erogabili e di conseguenza anche i tempi già lunghi per l’enorme domanda accumulata.

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