Festa della Repubblica: a Trento cerimonia con richiami all'unità Centrodestra, iniziativa separata

Cerimonia ridotta, stamani, in piazza del Duomo, a Trento, per la Festa della Repubblica.

La tradizionale commemorazione si è tenuta in forma ristretta in ragione dell’emergenza coronavirus tuttora in corso.

L’iniziativa di piazza ha visto la partecipazione fra gli altri del sindaco Alessandro Andreatta, del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dell'arcivescovo Lauro Tisi, e del prefetto Sandro Lombardi, assieme ad un esponente per ogni corpo di polizia, ai vertici delle forze armate locali e ad un rappresentante delle categorie più impegnate nell’emergenza coronavirus, tra cui medici, infermieri e operatori socio sanitari.

La cerimonia è durata poco minuti durante i quali è stata data lettura del discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e è stato suonato l’inno d’Italia, mentre sulla Torre civica è stata alzata la bandiera italiana.

«Le dimensioni e la gravità della crisi, l’impatto che essa ha avuto su ogni aspetto della vita quotidiana, il dolore che ha pervaso le comunità colpite - scrive Mattarella nella lettera ai prefetti - hanno richiesto a tutti uno sforzo straordinario, anche sul piano emotivo. L’eccezionalità della situazione ha determinato difficoltà mai sperimentate nella storia della Repubblica, ponendo a tutti i livelli di governo una continua domanda di unità, responsabilità e coesione.

Il senso di responsabilità e le doti di resilienza che hanno animato le comunità nei momenti più drammatici della crisi vanno ora trasposti in un impegno comune verso gli obiettivi del definitivo superamento dell’emergenza e di una solida e duratura ripresa», aggiunge il capo dello Stato, ricordando che «la crisi non è terminata e tanto le Istituzioni quanto i Cittadini dovranno ancora confrontarsi a lungo con le sue conseguenze».

Fugatti ha espresso un pensiero per gli anziani, particolarmente colpiti dall'epidemia: «In questa ricorrenza, che viviamo oggi in maniera molto particolare, un pensiero di riconoscenza va, doverosamente, a chi ha costruito questa Repubblica e la nostra speciale Autonomia, quindi agli anziani che tanto hanno sofferto in questo periodo e che, in molti casi, ci hanno purtroppo lasciato. A loro deve andare oggi il nostro ricordo e la nostra gratitudine».


Questa mattina, anche a Trento il centrodestra ha dato vita, come a Roma e in altre città, a una manifestazione separata.
Gli esponenti provinciali e nazionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia del Trentino sono scesi in piazza Battisti, per protestare contro il Governo e chiedere nuovi aiuti a favore delle famiglie e dell’economi. L’iniziativa è stata organizzata organizzata dal coordinamento provinciale della Lega.
All’evento, tenutosi sui tavolini esterni di un bar, erano presenti i parlamentari dei tre partiti politici, gli esponenti cittadini e provinciali, mentre era assente il candidato alla carica di sindaco del capoluogo per la coalizione del centrodestra Alessandro Baracetti.

«Rappresentiamo l’Italia che soffre e i lavoratori abbandonati dallo Stato, presi in giro da una sinistra che non ha il coraggio di trasformare le proprie promesse in realtà.
Abbiamo chiesto di dare riscontro alle aziende e alle imprese, investendo tutte le risorse disponibili per fari ripartire l’Italia. Ad oggi, a fronte di 400 miliardi promessi, ne sono stati erogati solo 15», ha detto il senatore Andrea de Bertoldi (Fdi).

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