Coronavirus: i 50enni si ammalano di più

di Franco Gottardi

I cinquantenni, intesi come coloro che hanno un’età compresa tra i 50 e i 59 anni, sono la classe di età che più delle altre si ammala di coronavirus, in Trentino come nel resto d’Italia.

Nella nostra provincia in particolare i cinquantenni rappresentano il 19,7% dei contagiati, alla data di venerdì scorso; e andando ancor più nel dettaglio l’età mediana, cioè quella che ricorre più spesso in termini assoluti tra i contagiati, sono 58 anni, un dato in linea con quello del Triveneto (è lo stesso di Veneto e Friuli Venezia Giulia mentre in provincia di Bolzano l’età mediana è 56 anni) e con le regioni del Sud ma mediamente più basso rispetto al resto del Nord, dove troviamo la Lombardia con una mediana di 66 anni e il Piemonte a 65.

Sulle motivazioni scientifiche per cui i cinquantenni si contagiano più facilmente è ancora prematuro dire ma dall’Azienda sanitaria fanno notare che il dato potrebbe essere in parte influenzato dalle modalità di trattamento dei malati, che se non presentano sintomi gravi in Trentino sono più che altrove stati tenuti a domicilio.

L’isolamento domiciliare raramente è possibile rispettarlo in maniera rigorosa rispetto ai familiari, tant’è che molti sono stati i contagi tra coniugi e parenti stretti, cosa che ha finito probabilmente per incidere sull’età mediana. Questo perché in età più avanzata di solito il Covid 19 si manifesta con sintomi più gravi che richiedono l’ospedalizzazione mentre tra i 50 e i 59 anni evidentemente il ricovero ospedaliero e il conseguente isolamento si è verificato con minor frequenza.
I dati sulle fasce di età dicono che la seconda per numero di contagi in Trentino è quella che va dai 40 ai 49 anni che ha però una frequenza molto simile a quella 80-89 mentre un gradino più sotto si pongono i due decenni dei sessantenni e settantenni. Poi, a parte la fascia dei novantenni, che sono molto sensibili e subiscono di più il contagio, più si abbassa l’età e meno casi si sono verificati: si va dall’8,5% dei trentenni rispetto al totale dei contagi al 6,2% dei ventenni, i contagi registrati nella fascia 10-19 anni sono stati finora solo 67 pari all’1,6% e sotto i dieci anni contiamo 41 contagi pari all’1%. Fortunatamente i più giovani sono anche quelli che subiscono meno gli effetti del virus e presentano sintomi leggeri o nulli e proprio questo potrebbe spiegare il piccolo numero di casi rilevati; potrebbe infatti darsi che in mancanza di evidenze cliniche non siano stati fatti molti tamponi e analisi su bambini e ragazzi che potrebbero in realtà aver contratto la malattia senza essersene accorti.

Una risposta più puntuale in questo senso la si potrà avere solo con analisi sierologiche a tappeto come quelle che stanno per partire nei cinque comuni che in Trentino hanno registrato il maggior numero di casi in rapporto alla popolazione.

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