Bolzano e Trento, le più care in un anno prezzi su dello 0,6% (147 euro in più a famiglia)

L’Istat ha reso noti oggi i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato l’ormai tradizionale classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, non solo rispetto alla famiglia tipo, da 2,3 componenti, ma anche per la famiglia di 3 persone, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia.

Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un’inflazione dell’1,3%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia di 3 persone, a 451 euro (392 per una famiglia tipo). Al secondo posto Trento, dove il rialzo dei prezzi dello 0,6% determina un aggravio annuo di spesa, per la famiglia di 3 componenti, pari a 177 euro (147 per la famiglia tipo), terza Napoli, dove l’inflazione a +0,7% comporta una spesa supplementare pari a 172 euro, mentre per la famiglia tipo il capoluogo partenopeo sale al secondo posto con 151 euro.

Ben 8 città sono addirittura in deflazione. Le città più convenienti sono Aosta, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,7% genera un risparmio annuo di 202 euro per una famiglia media. Al secondo posto Parma (-0,7%, pari a -195 euro) e al terzo, inaspettatamente, per via del mancato afflusso turistico, Venezia: -0,5%, pari -132 euro.

In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, svetta il Trentino Alto Adige che, con l’inflazione più alta, +1%, il doppio rispetto alla seconda regione, registra, per una famiglia di 3 componenti, una batosta pari a 313 euro su base annua (264 euro per la famiglia tipo). Segue la Campania, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,5%, implica un’impennata del costo della vita pari a 117 euro (101 per fam. tipo), terza l’Umbria, dove, per via dell’inflazione a +0,4%, si ha un salasso annuo, per la famiglia di 3 persone, di 94 euro (87 euro per la famiglia tipo).

Quattro regioni sono addirittura in deflazione. Il record del risparmio per la Valle d’Aosta dove, la riduzione dei prezzi dello 0,7%, consente ad una famiglia media una minor spesa di 202 euro annui. Segua la Basilicata, con un’inflazione negativa dello 0,3% ed un risparmio di 63 euro. Al terzo posto, l’Emilia Romagna: -0,2% e -54 euro.

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