Indagini approfondite in 5 comuni trentini

Un’indagine seriologica a tappeto. Seppur su base volontaria. Il presidente Maurizio Fugatti ieri ha comunicato la decisione in una videoconferenza ai sindaci dei comuni di Vermiglio, Campitello di Fassa, Pieve di Bono, Canazei e Borgo Chiese.

Si tratta dei paesi dove è stata registrata una percentuale di positivi che supera il 2% sull’intera popolazione. «Ma non chiamiamole zone rosse - ha precisato Fugatti -, perché in Trentino non esistono zone rosse: ci sono alcuni comuni che presentano una prevalenza di positività al Coronavirus».

La campagna straordinaria di sorveglianza sanitaria prevede, per chi aderisce, un questionario, l’effettuazione di un piccolo prelievo di sangue, un tampone a tutti coloro che hanno in atto o hanno avuto sintomi da influenza a partire dal primo marzo e anche l’eventuale isolamento in quarantena di tutte le persone con tampone positivo.

Una indagine epidemiologica e un’operazione si sanità pubblica mai effettuata in Trentino, che potrebbe dare una serie di dati e risultati interessanti anche in chiave futura e potrebbe diventare una sorta di consuetudine nelle zone dove si dovessero verificare nuovi focolai.
«In accordo con l’azienda sanitaria, con il Commissariato del governo e con i sindaci - ha proseguito il presidente -, abbiamo ritenuto opportuno avviare in questi territori uno studio epidemiologico su base volontaria che fornisca importanti informazioni sullo stato di queste popolazioni per adottare idonee misure di sanità pubblica».

I sindaci si sono dimostrati collaborativi e hanno accettato di buon grado l’iniziativa

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