Mascherine obbligatorie nei supermarket la Provincia vi darà quelle di tela arrivate dalla Protezione Civile

Da questa mattina, in Trentino, l’accesso a supermercati e negozi alimentari di ogni ordine e grado avverrrà solo con la bocca coperta. Meglio se con una «mascherina». Ma se non c’è a disposizione (la distribuzione da parte della Provincia è iniziata ieri), anche di una sciarpa, o scaldacollo. Insomma... qualcosa.

RISPONDI AL NOSTRO SONDAGGIO: HAI TROVATO LE MASCHERINE AL SUPERMERCATO?

Lo dice la nuova ordinanza che è stata firmata ierida Fugatti, ed emanata a tarda sera. Nella quale, elencate le normative nazionali e locali, si arriva al dunque.

«ORDINA che, dal giorno 7 aprile 2020 al giorno 13 aprile 2020, l’accesso alle attività di vendita di generi alimentari indicate nell’Allegato 1 del DPCM 11 marzo 2020 sia consentito solo

1. a chi indossa mascherine, anche di tipo chirurgico, e guanti monouso, di qualunque tipologia».

2. che i guanti monouso, di qualunque tipologia, siano messi a disposizione dei clienti dalle attività di vendita di cui al punto 1; III

3. che negli esercizi di cui al punto 1 sia effettuata dopo ogni utilizzo la sanificazione delle manopole dei carrelli e dei manici dei cesti utilizzati dai clienti per la spesa;

4. che, nelle more della distribuzione delle mascherine di cui in premessa, la prescrizione di cui al punto 1, per le persone non in possesso di mascherina, sia rispettata attraverso l’utilizzo di altro indumento adeguato a copertura di naso e bocca».

L’obbligo finisce qui. Poi l’ordinanza passa alle «raccomandazioni» (che però non hanno obbligo di legge, quindi non possono essere sanzionate. Quali?

«RACCOMANDA

5. dal giorno 7 aprile 2020 al giorno 13 aprile 2020, l’utilizzo della mascherina per fruire dei servizi di trasporto pubblico locale ovvero, per le persone non in possesso di mascherina, l’utilizzo di altro indumento adeguato a copertura di naso e bocca».

Quindi, per il momento, la mascherina sugli autobus e sui treni è solo un consiglio, e non un obbligo.


Attuazione? «La presente ordinanza è pubblicata sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento. La pubblicazione ha valore di notifica individuale, a tutti gli effetti di legge, nei confronti di tutti gli interessati.
La presente ordinanza, per gli adempimenti di legge, viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Commissario del Governo della Provincia di Trento e ai Sindaci dei Comune interessati.
Ai sensi dell’articolo 22 dello Statuto di autonomia, il Presidente della Provincia autonoma di Trento assicura l’esecuzione delle misure anche avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, con il concorso del corpo dei vigili del fuoco della Provincia autonoma di Trento e della polizia locale. Resta fermo quanto previsto dall’articolo 88 dello Statuto con riferimento alle competenze del Commissario del Governo.

La presente ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento e trasmessa tempestivamente in copia a cura del dirigente del Dipartimento competente in materia di protezione civile, alla Questura di Trento, ai Comandi provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza e a tutti i Comuni».


COSA HA DETTO FUGATTI PAROLA PER PAROLA

Così ha spiegato l’idea, ieri in conferenza stampa, il presidente Fugatti: «Le mascherine saranno obbligatorie nei supermercati, stanno per essere distribuite, abbiamo deciso di metterle a disposizione nei tempi e nei modi possibili; quindi da domani l’obbligo c’è. Poi la fase organizzativa andrà avanti con i gruppi deputati della distribuzione alimentare.

Voglio chiarire fin da subito che le mascherine distribuite agli esercenti delle catene commerciali che conosciamo, sono le mascherine che ci sono state messe a disposizione dalla Protezione Civile nazionale, non sono per capirci quelle chirurgiche messe a disposizione per chi opera all’interno degli ospedali. Non sono nemmeno quelle che metteremo a disposizione dei cittadini e questo lo spiego dopo. Le mascherine dei supermarket abbiamo ritenuto che vadano bene per quei 10 minuti o quarto d’ora o mezz’ora o 20 minuti che uno rimane all’interno dei supermarket e quindi hanno un utilizzo nel tempo limitato; a quello che so ma voglio dirlo perché non vorremmo trovarci le polemiche che magari qualcuno aveva criticato perché abbiamo voluto metterle a disposizione: noi queste negli ospedali non abbiamo voluto mandarle. Però crediamo che per un utilizzo nel tempo minimale all’interno del supermarket possono essere giustamente utilizzabili perché hanno la loro funzionalità e finalità; dico anche che queste mascherine poi uno se le può portare a casa, le può utilizzare dopo 2 o 3 giorni quando ritornerà nel supermercato, perché per quell’utilizzo di quei 20 minuti più altri 20 minuti vanno bene.

Altra cosa sono le mascherine che vanno in distribuzione e per questo abbiamo fatto l’incontro stamattina con l’ispettore dei vigili fuoco e anche con i sindaci; vengono distribuite in questi giorni “barra” nei prossimi giorni nei comuni da parte dei Vigili del fuoco e l’accordo sarà tra il sindaco e i vigili del fuoco sulle modalità di distribuzione.

Diciamo che quelle saranno diverse. Saranno due per persona e all’interno della pacchetto c’è una una spiegazione con tutte le modalità operative ed anche informazioni che possono essere utili per l’utilizzo di queste.

Questo è un primo passo, poi con la necessità che dovessero venire avanti si vedrà. C’è un tema scientifico in azione, che vedete, sul fatto che ci sia l’obbligo di uscire con le mascherine tutti i giorni o se le mascherine non servano. Nel merito aspetiamo anche di capire qual è l’indicazione scientifica nazionale su questo e intanto noi mettiamo a disposizione dei cittadini quell oche abbiamo.

Stiamo ragionando anche sul tema su chi sale in autobus, anche per la tutela di chi guida l’autobus, stiamo ragionando di rendere obbligatorio l’uso delle mascherine. Vedremo poi le modalità e lo diremo nei prossimi giorni ma lo diciamo adesso perché la gente va preparata; anche questo, come già fatto con le mascherine nei negozi, lo abbiamo detto prima e lo rendiamo operativo poi, perché la gente va preparata. Il messaggio deve passare, si deve coltivare si deve crescere e poi essere attuato. È anche diciamo giusto anche operare così visto che crediamo nel buon senso delle persone che capiscono. Prima dirlo, poi attuare e mettere in pratica questi provvedimenti. Quindi si ragionerà anche di rendere obbligatoria la mascherina sugli autobus».


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L'ORIGINALE DELL'ORDINANZA 

 

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