Da chi «sbaglia strada» a chi nemmeno ci prova Altre denunce sulle strade

Continuano i controlli delle forze dell’ordine per evitare spostamenti non necessari e non autorizzati. E continuano i casi di “furbetti” che si inventano mille scuse per giustificare spostamenti azzardati. Anche se, va detto, il numero delle trasgressioni è in calo. Vediamone una panoramica, con i casi registrati dai carabinieri.

Sono dovuti arrivare a Mezzolombardo ed essere fermati da una pattuglia dei carabinieri per capire che avevano “sbagliato strada”. Così si sono giustificati due commercianti georgiani che dalla Germania, a loro dire, stavano rientrando nel loro Paese.

Due residenti a Trento sud erano in via Brennero, perché si erano dati appuntamento con degli altri amici.

C’è ancora chi si allena correndo troppo lontano dal domicilio e tanti che non rispettano le restrizioni necessarie al contenimento della diffusione di Covid-19: chi si allontana troppo dal domicilio, chi passeggia senza alcuna motivazione e nemmeno prova a trovarne una.

«È sufficiente una sola persona asintomatica, che per sbaglio incroci qualcuno oppure, pur correndo da solo, prenda una storta e abbia bisogno dell’aiuto di un passante se non di cure mediche…», ammoniscono i carabinieri.

Per quanto riguarda Trento, gli agenti della Polizia locale hanno effettuato 177 controlli e denunciato dieci persone per violazione delle misure di contenimento del contagio (articolo 650 del Codice penale). Lo riporta una nota del Comune di Trento, in cui si precisa come siano stati controllati anche 48 esercizi commerciali senza riscontrare alcun comportamento scorretto.

Inizia invece a calare il numero dei contatti quotidiani dell’Ufficio relazioni con il pubblico dell’ente locale, passati dalle 150 alle 70 persone degli ultimi giorni. I chiarimenti richiesti dai cittadini, secondo la nota, riguardano le disposizioni per fare la spesa e gli spostamenti per aiutare i propri famigliari.

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