Un'anziana rapinata in casa Ma crollano i reati: -80% Virus: tanti snobbano le regole

Da un lato un deciso calo dei reati, dall’altro il ripetersi di comportamenti scorretti e pericolosi per la salute pubblica, legati al mancato rispetto delle norme anti contagio.

Emergono luci e ombre dall’attività di controllo del territorio effettuata dai carabinieri in questi giorni di emergenza.

I controlli, spiegano i carabinieri di Trento, «se da un lato ci dicono che una parte consistente dei residenti e domiciliati in trentino è pienamente rispettosa di quanto disposto dal Governo, dall’altra troppi sono ancora coloro che - visto il momento - continuano a rimanere sordi al problema».

La maggioranza di coloro, che si muovono senza valida e impellente motivazione, è spesso espressione di una ricerca di svago.

«Motivazioni quali la ricerca di lavoro, di una nuova casa in affitto, un weekend in una località turistica, la visita ad un amico o alla fidanzata, non valgono certo il rischio di esporre un operatore o un anziano alla probabilità indiretta di contagio, viste le importanti cifre di decessi, ormai raggiunte in alcune zone del paese».

E ancora: «Non è più tollerabile la superficialità, delle decine di ragazzi che sono stati trovati nei parchi o nelle piazze dei paesi, delle persone che si recano dal commerciante, al distributore di fiducia o addirittura a fare bisboccia. Anche coloro, che si sono trattenuti in Trentino, debbono restarsene a casa senza andare a passeggio».

Per quanto riguarda i reati, «l’attività preventiva ha registrato un calo di oltre l’80% dei reati negli ultimi 15 giorni rispetto all’anno scorso, in forte discesa anche i furti in abitazione. Ma ciò non deve indurre certezze, perché proprio il primo giorno di attuazione del DPCM, a Trento, abbiamo avuto una rapina in abitazione ai danni di una anziana, che è stata indotta ad aprire la porta ad un uomo che le ha lasciato credere di essere l’emissario del nipote in difficoltà».

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