Droga ai tempi del virus cocaina "porta a porta" Un arresto e una denuncia

Anche gli spacciatori di stupefacenti si attrezzano per affrontare il coronavirus. Non indossano mascherine ma vanno incontro ai clienti rimasti barricati in casa con consegne a domicilio (autorizzate se non si trattasse di stupefacenti). Anche per lo spaccio porta a porte si rivelano utilissimi i social: gli ordini, con linguaggio criptico, vengono inoltrati via WhatsApp e Telegram. Lo spacciatore poi esegue la consegna immaginando che in tempi di virus le forze dell'ordine siano impegnate su altri fronti. Così non è. La Guardia di Finanza (ma vale anche per tutte le forze dell'ordine) rimane vigile anche sulle piazze dello spaccio come dimostra l'arresto di un tunisino che aveva in tasca una quindicina di dosi di cocaina.
«L'attività investigativa della Guardia di Finanza di Trento - precisa una nota delle Fiamme Gialle - non conosce sosta, neanche ai tempi del coronavirus. Anzi, gli investigatori hanno riscontrato che l'emergenza epidemiologica in atto non ha fermato né il consumo, né lo spaccio di sostanze stupefacenti, ma ne ha semplicemente modificato le caratteristiche.
In particolare, gli spacciatori si sono organizzati fornendo un servizio di "prenotazione" tramite social media (whatsapp, telegram, messenger) con i quali gli utenti richiedono la tipologia di droga ed il quantitativo, fornendo l'indirizzo per la consegna. I pusher consegnano quanto richiesto, riscuotendo il compenso pattuito».
Non è facile intercettare i corrieri dello spaccio porta a porta anche perché l'assenza di traffici e di persone per strada rende l'attività di pedinamento più complicata. Ciononostante - scrive la Guardia di Finanza - «a seguito di un impegnativo servizio di osservazione e pedinamento, reso ancora più complicato per la drastica riduzione della circolazione sia stradale che pedonale, è stato individuato ed arrestato un uomo tunisino, che "esercitava" presso i quartieri di Trento nord, in prossimità del Top Center». Bloccato dopo l'ultima consegna, è scattata la perquisizione domiciliare. Sono state sequestrate una quindicina di dosi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 3.480 euro ritenuti provento dell'attivityà di spaccio.
Al termine delle operazioni, G.A. di 29 anni è stato tratto in arresto, mentre un altro tunisino, K.K. di 24 anni, intercettato probabilmente nel corso di una consegna, e trovato in possesso di circa 9 grammi di hashish, è stato denunciato a piede libero.

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