Trentino Trasporti disinfetta corriere, bus ed anche i treni. Scuole riaperte? Si decide più avanti

Da sabato scorso sono state avviate azioni di sanificazione dei treni in servizio sulle linee della Valsugana e della Trento-Malè e dalla mattinata di martedì Trentino Trasporti ha disposto la pulizia straordinaria dei propri mezzi con prodotti specifici e il confezionamento dei kit contenenti i Dispositivi di protezione individuali destinati al personale viaggiante e la cui distribuzione, iniziata ieri, è attualmente in corso.
Proseguiranno in modo sistematico - informa una nota della Provincia - specifiche attività di sanificazione dei posti guida e dei corrimano degli autobus e delle corriere in servizio extraurbano. Analoghe misure sono state indicate per i mezzi privati che svolgono servizio di trasporto pubblico.
In questi giorni anche i trasporti pubblici della città e della provincia hanno registrato un calo di utenti. Si stanno valutando, in coerenza con le ordinanze generali, le misure da adottare con il rientro a scuola di migliaia di alunni e studenti trentini. L’eventuale superamento del periodo di chiusura delle scuole fino alla data dell’1 marzo, ha spiegato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, sarà deciso nei prossimi giorni.
«Allo stato attuale per il trasporto pubblico l’ordinanza del Commissario per l’emergenza coronavirus, Borrelli, prevede solamente la sanificazione dei mezzi. In Trentino stiamo facendo qualcosa di più, distribuendo al personale viaggiante i kit di protezione individuale», spiega il dirigente del Dipartimento salute, Giancarlo Ruscitti.

I SINDACATI LASCIANO L’INCONTRO - È saltato il tavolo di confronto tra il presidente della Giunta provinciale, Maurizio Fugatti, il direttore Mauro Allocca e i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa. L’incontro, chiesto da queste sigle sindacali, doveva servire a fare il punto sulle misure di prevenzione e tutela dei lavoratori del trasporto pubblico di fronte all’emergenza coronavirus. «Arrivati in Piazza Dante abbiamo scoperto che insieme a noi avrebbe partecipato all’incontro anche l’Usb - affermano in una nota Stefano Montani, Massimo Mazzurana, Nicola Petrolli e Michele Givoli -.
Una decisione inopportuna e irrispettosa delle sigle sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori del comparto. Di fronte a questa decisione della Provincia e di Trentino trasporti abbiamo deciso di non partecipare alla riunione che noi avevamo chiesto nell’interesse di tutti i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo».
Provincia e azienda hanno cercato di convocare una nuova riunione per il pomeriggio, ma Filt, Fit, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno declinato l’invito. «Non solo si sono resi protagonisti di una situazione inedita e provocatoria - insistono i segretari - ma hanno cercato il pretesto per non affrontare il problema. Quel che è più grave è che si è persa un’occasione utile per discutere delle preoccupazioni dei lavoratori legati alla diffusione del virus e di confrontarsi su misure e strategie per tutelarli e rassicurarli», sostengono i sindacati.

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