Coronavirus: 12 vittime in Italia Un francese è morto a Parigi Primi casi in Brasile e a Madrid

Primo morto in Emilia Romagna. Le vittime da Coronavirus nel nostro Paese salgono a 12. Lo ha comunicato il capo della protezione civile Angelo Borrelli. Sono 374 i contagiati in Italia.

La dodicesima vittima, ha spiegato Borrelli, è un uomo di 69 anni morto in Emilia Romagna ma proveniente da San Fiorano, in provincia di Lodi, con patologie pregresse respiratorie.

Sulle vittime accertate, ha poi spiegato il commissario per l'emergenza, "l'istituto superiore di sanità fa approfondimenti anche per ricollegare la morte come conseguenza del coronavirus o di altre patologie in atto nei pazienti".

Intanto, la Francia annuncia 3 nuovi casi di coronavirus nel paese, tra cui un morto: lo ha detto il direttore generale della Salute, Jerome Salomon, aggiungendo che il numero totale dei casi accertati nel Paese passa dunque a 17. Tra questi c'è il primo francese deceduto nel paese. Si tratta di un uomo che era ricoverato a Parigi, scomparso nella notte all'età di 60 anni. E' il secondo decesso nella capitale francese, ma il primo caso era un turista cinese.

In Germania le scuole di ogni ordine e grado nel circondariato di Heinsberg rimarranno chiuse oggi, e così pure gli uffici amministrativi della zona, dopo che ieri si è rilevato il primo caso di Coronavuirus nel Nordreno-Vestfalia. Contagiato è un uomo di 40 anni, isolato e ricoverato in gravi condizioni. Il paziente è già affetto da un’altra malattia.

I casi del virus ufficialmente registrati in Germania sono al momento 18.

Primo caso di coronavirus confermato in Brasile, dove è risultato positivo al doppio test un uomo rientrato a San Paolo da un viaggio di lavoro in Italia il 21 febbraio scorso. Lo ha reso noto il quotidiano brasiliano Folha de S. Paulo, anticipando che anche il secondo test fatto all'uomo è risultato positivo. Secondo il quotidiano, che cita fonti vicine al ministero della Salute, è stata chiesta alla compagnia con la quale l'uomo ha volato l'elenco dei passeggeri che si trovavano sullo stesso aereo.

In Spagna, primo caso confermato a Madrid: un giovane di 24 anni che aveva viaggiato nel Nord Italia è risultato positivo al coronavirus. A Tenerife due turisti italiani, un medico e sua moglie, entrambi di Piacenza, sono risultati positivi al coronavirus e sono ricoverati in isolamento nell'ospedale Candelaria di Santa Cruz. Mille persone che alloggiano nello stesso hotel della coppia nell'isola, H10 Costa Adejie Palace, sono state messe in quarantena. Un caso di contagio anche a Barcellona (una donna italiana di 36 anni, residente nella città catalana e appena rientrata da un viaggio tra Bergamo e Milano) e a Castellon. 

Il ministero della Salute spagnolo ha deciso di ampliare le zone a rischio coronavirus verso le quali raccomanda di non effettuare viaggi non necessari: oltre alla Cina, il Giappone, la Corea del Sud, Singapore, l'Iran e in quattro regioni del Nord Italia (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna). 

In India, il ministero della Salute ha annunciato la possibilità di mettere in quarantena di 14 giorni i passeggeri in arrivo dall'Italia o che abbiano visitato l'Italia dal 10 febbraio scorso. Il ministero ha inoltre sconsigliato i cittadini di effettuare viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran.

Anche la Turchia sconsiglia i viaggi nelle regioni colpite dal coronavirus in Italia "a meno che non sia necessario". A indicarlo è il ministero degli Esteri di Ankara, che applica la stessa raccomandazione all'Iraq.  

Primo caso di coronavirus anche in Algeria. Lo ha annunciato il ministro della Sanità del paese africano Abderrahmane Benbouzid su EnTv, come riporta il sito Tsa-algerie. Si tratta di un cittadino italiano: l'uomo è arrivato in Algeria il 17 febbraio scorso, ed è ricoverato in isolamento all'Istituto Pasteur.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nel corso di una riunione svolta alla Farnesina, ha dato indicazione alla segreteria generale di convocare tutti gli ambasciatori dei Paesi esteri accreditati in Italia al fine di fornire loro un'informazione corretta sull'andamento del contagio sul territorio italiano, sulle misure adottate e sui risultati in termini di contenimento del coronavirus. "In questo momento - ha detto Di Maio - bisogna essere trasparenti con ogni nostro partner e alleato, proprio perché dalla trasparenza si misura l'affidabilità di un Paese all'interno della comunità internazionale".

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