Boom delle multe (+98%) per mancata revisione

di Leonardo Pontalti

Mancato uso delle cinture di sicurezza, uso del cellulare alla guida, ma anche circolazione su veicoli non assicurati. E soprattutto, sempre di più, con la revisione scaduta. Tutte irregolarità in aumento, sulle strade trentine.

Il quadro, poco incoraggiante, è quello tracciato dai dati dell’attività della polizia stradale nel 2019. Un anno segnato da 423 incidenti - con 3 morti e 215 feriti - e durante il quale è stato confermato come alcune cattive abitudini degli automobilisti (606 quelli a cui è stata ritirata la patente, con un +30,8% sul 2018) siano ancora dure a morire.
Le sanzioni a carico di conducenti sorpresi alla guida mentre stavano utilizzando lo smartphone (non necessariamente telefonando e tenendolo all’orecchio: sono sempre di più i casi in cui gli agenti fermano automobilisti intenti ad esempio a inviare messaggi, con gli orari degli scambi che non lasciano spazio a dubbi) sono cresciute del 13,1%, passando dalle 766 del 2018 alle 867 dell’anno scorso.

Anche il mancato uso delle cinture di sicurezza continua a rappresentare un comportamento grave e diffuso. Nonostante ormai per la gran parte degli automobilisti quello di allacciare le cinture rappresenti un automatismo, c’è ancora chi - per pigrizia o distrazione - non sempre le utilizza. In questo caso l’incremento rispetto al 2018 è stato meno marcato nell’anno appena trascorso, un 8,1% (con un balzo dei casi contestati da 701 a 758) che è comunque significativo. Sono soprattutto i passeggeri che siedono sui sedili posteriori a non essersi ancora del tutto abituati all’idea di doverle sempre allacciare. Uno sguardo ai filmati sul web sulle conseguenze del non indossarle, in caso di incidente, potrebbe servire a convincere anche i meno inclini ad impiegarle.

Crescono purtroppo anche i casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: se nel 2018 le contestazioni degli agenti della polizia stradale erano state 136, l’anno scorso sono salite a 152, con un incremento dell’11,7%.

Le percentuali si impennano, poi, se si considerano le irregolarità che potremmo definire in un certo senso economiche: se mancato uso delle cinture o impiego del cellulare possono essere considerate pericolore, censurabili abitudini, e dunque irregolarità comportamentali, ecco che non può essere considerato un caso il fatto che mancato rinnovo della revisione o del premio assicurativo Rc auto stiano registrando trend di crescita costanti in questi anni di crisi.

Clamoroso il dato fatto registrare dal confronto tra le sanzioni elevate nel 2018 (248) e nel 2019 (492), con un aumento inquietante, pari al 98,3%. Anche per quel che riguarda la circolazione di vetture e mezzi pesanti privi di copertura assicurativa i numeri della polizia stradale sono preoccupanti, con un balzo dalle 67 sanzioni del 2018 alle 102 dell’anno scorso, con un incremento del 52,2%.

Dati su cui riflettere, perché sintomo della circolazione, sulle strade trentine, di mezzi non sicuri - nel caso delle mancate revisioni - e di automobilisti - per quel che riguarda le coperture assicurative - non in grado di garantire l’adeguata tutela a sé stessi, ai propri passeggeri e agli altri utenti della strada in caso di incidenti.

L’attenzione della polizia stradale nel 2019 non ha trascurato poi il trasporto persone (con 165 autobus in partenza per gite scolastiche controllati), quello di merci (43 le giornate di controlli tecnici su veicoli industriali presso la postazione A22 nell’area di servizio Paganella Est) e l’attività formativa, con 1.705 ragazzi ed i loro insegnanti coinvolti in 35 giornate didattiche.

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