Auto contromano nel Bus de Vela

di Flavia Pedrini

Appena ha visto la macchina scendere in contromano nel Bus de Vela, si è prima spostato per evitare che il veicolo che lo seguiva avvisse il sorpasso - evitando così uno scontro frontale - e poi si è messo con il furgone di traverso, per costringere lo spericolato e distratto automobilista a fermarsi.

Si è davvero evitato il peggio ieri mattina lungo la strada statale Gardesana, dove Roberto Oberburger, di Roveré della Luna, papà di Michele, giovane campione autistico di trial, si è visto venire contro una Bmw.

«Io stavo andando a Pietramurata, per gli allenamenti di Michele - racconta - Visto che per lavoro mi occupo anche di sicurezza, so che il Bus de Vela è sempre ad alto rischio, perché capita di trovarsi gente che scende contromano. Colpa di quella famigerata rotatoria di Cadine - evidenzia - perché, chi manca l’uscita che scende al Pasiel, va dritto e finisce poi per scendere contromano a Cadine». E lo stesso, secondo Oberburger, è successo ieri mattina, visto che ritiene improbabile che l’automobilista avesse invece imboccato erroneamente il Bus de Vela, anziché il bivio per il Bondone e volesse tornare indietro.

Una prima macchina è riuscita ad evitare l’impatto con l’auto in contromano, come si vede anche nello scatto fotografico. «Io salivo e avevo dietro una macchina che cercava di superarmi - prosegue nel racconto - All’uscita della semicurva, appena ho visto la Bmw che scendeva in contromano, ho “chiuso” la traiettoria alla macchina dietro, perché non potesse sorpassarmi». Una manovra che, in un primo momento, deve avere suscitato la rabbia del veicolo che si trovava dietro il papà di Michele, ma che si è rivelata provvidenziale, perché ha evitato lo scontro. «Poi - aggiunge - ho messo il furgone di traverso, in modo che le macchine si dovessero fermare».

Solo a quel punto, di fronte ai segni che gli venivano rivolti, il conducente ha realizzato di procedere in direzione vietata. «Era fermo, con gli abbaglianti accesi e non sapeva cosa fare - aggiunge - Gli ho fatto segno di girarsi dentro lo slargo, dove c’è la stazione di pompaggio del metano e, una volta che ho visto che metteva il muso del veicolo verso Cadine, ho ripristinato la corsia, mi sono affiancato e ho proseguito il viaggio».

Sulla macchina, come detto, c’era anche il figlio Michele: «Ma non si è spaventato, più che altro si chiedeva cosa fosse successo. Io penso di avere evitato un incidente con la macchina che mi stava sorpassando, che altrimenti sarebbe stata centrata in pieno».

Il contromano di ieri mattina non è certo il primo che si registra sul Bus de Vela. Per fortuna ieri i veicoli in transito erano probabilmente pochi. Circostanza che, unita alla pronta reazione di Roberto Oberburger, ha evitato che la domenica mattina finisse in tragedia.

 

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