È partita la caccia agli sconti con il grande gioco dei saldi

Saldi invernali: al via la caccia agli sconti. Sono passati pochi giorni dal trittico “vigilia di Natale - pranzo in famiglia del 25 - Santo Stefano”, e la prossima tappa tra le vie del centro storico sembra essere una soltanto. Il ribasso tanto atteso. Anche se, a dire il vero, la partenza tra i negozianti non è ancora entrata nel vivo.

Complice forse la presenza di grandi catene e commercianti che seguiranno l’inizio ufficiale di oggi, giovedì 2 gennaio (che potrebbe estendersi in provincia fino al 4 gennaio). Ad ogni modo, in queste battute finali del 2019, hanno dato il via ai ribassi quasi tutti i negozi di oggettistica per la casa del centro, tra pentole, biancheria per il letto e candele profumate.

Tra questi Kasanova di via Oriola, con la promozione «I 45 giorni di follie». «Da oggi sono ufficialmente iniziati i saldi fino al 70% - spiega l’addetta alle vendite Mariapia Nardon - Cosa va per la maggiore? Al momento l’oggettistica natalizia scontata, come carillon e giostrine. Molti clienti hanno aspettato appositamente gli sconti per acquistarli a prezzo vantaggioso. Lo stesso vale per la serie Lemax: sempre casette e carillon ma questa volta in formato costruzione da collezionismo».

Molto ricercata anche la biancheria per la casa, con cuscini, federe, lenzuola e asciugamani a farla da padrone. «In generale durante queste feste c’è stata meno affluenza, ma la gente spende sempre per Natale: le vendite sono andate bene». Sempre sul fronte casa, sconti anche da AmicaCasa e Bialetti, così come nello storico negozio delle sorelle Candotti. Poco distante la libreria Mondadori, dove non sono presenti veri e propri ribassi, eccezion fatta per le «promozioni stabilite dalle case editrici ed i buoni sconto dei clienti Vodafone», come racconta il responsabile Luca Rizzonelli, per poi proseguire: «A Natale abbiamo venduto molte gift card, tra i 20 ed i 50 euro. Sono molto apprezzate».

Sul fronte abbigliamento, hanno iniziato le promozioni Conbipel, Xetra, NaraCamicie, Benetton («in esclusiva per possessori di Family Card») e Max & Co. Pochi, ancora, i negozi di abbigliamento per bambini in saldo, per lo più con offerte attive per possessori di tessera. Scarpe e borse, invece, da Pavin in via Manci, sono già scontate dal 10 al 50%. Giusy, l’addetta alle vendite, racconta che, tra tutto, «vince la sneaker». A seguire borse e stivali per le donne, scarpa all’inglese e mocassini per gli uomini. «Rispetto agli altri anni abbiamo venduto più gift card - ha proseguito - ma i trentini apprezzano molto il regalo “vero”, scelto con cura». Una particolarità di queste feste? «Ricercatissime le scarpe con tacco con glitter, regalate sia da mariti che da mamme».


 

ROVERETO: GIÀ INIZIATI I RIBASSI

Già il black friday un po’ di sana euforia, da qualche anno, la regala ai consumatori. Perché trovare delle promozioni prima di Natale è cosa assai gradita. E ormai si faceva un po’ tutti affidamento anche con il fatto che entro l’Epifania i primi negozi avrebbero iniziato con i ribassi. Ma ecco, quest’anno la sensazione è che si sia superata un’altra barriera.

Già il 26 dicembre i pochi negozi aperti iniziavano a fare sconti, dal 27 praticamente non c’è vetrina su cui non campeggi qualche scritta decisamente invitante. I più, hanno cominciato con un sobrio meno 30%, qualcuno si lancia con un «fino al 50%», l’Upim vince su tutti, mettendo già al 70% una pur ridottissima selezione di prodotti. Insomma, non si può dire che siano di fine stagione, come si diceva un tempo, ma i saldi (o ribassi, o sconti, o come si chiamano adesso) sono ampiamente iniziati. E la clientela ha mostrato di essersene accorta: il movimento, in città, è stato piuttosto sostenuto per tutto il week end, ma pure ieri, un semplice lunedì, pur di vacanza, c’era parecchia gente a curiosare alla ricerca di qualche occasione. Anche se c’è, francamente, il dubbio che ormai si passi da uno sconto all’altro. In alcuni negozi, gli sconti si preparavano già prima di Natale: chi acquistava entro il 24 dicembre, si guadagnava un buono da spendere dopo il 25.

Ora, è evidente che i consumatori apprezzano: in alcuni negozi ieri c’era la coda. Ma allargando l’orizzonte, vien da chiedersi perché succede. E viene il dubbio che la stagione non sia andata proprio alla grande, se già adesso si svende, liberando il magazzino. Un dubbio che trova conferma nell’analisi del presidente dell’Unione turismo Marco Fontanari: «In questo dicembre non ho feedback euforici dal settore del commercio, tutt’altro. Mentre per ristoratori e bar la faccenda è diversa, non è andata male. Io personalmente posso dire che si è lavorato molto bene, anche grazie ai roveretani, che sono tornati ad uscire».

Gli sconti, secondo Fontanari, sono figli di un’epoca difficile: «Ormai è saltato tutto, con la liberalizzazione, è aumentata l’offerta, in un mercato che è rimasto sempre lo stesso, anzi si è ridotto, perché la capacità di spesa è diminuita. A questo si aggiungano le vendite on line: su internet ogni giorno nasce un negozio nuovo. In questo contesto è una corsa al prezzo più basso. È così adesso, e sarà sempre peggio. Ma non fa bene a nessuno. Di sicuro non fa bene ai piccoli commercianti: le grosse catene possono anche avere una marginalità, sui grandi numeri. Ma i piccoli riescono solo a svuotare i magazzini, evitare di avere merce in giacenza e aumentare la liquidità, in un periodo di conti da pagare. Purtroppo spesso si fa per sopravvivere, non per guadagnare».

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